Hp si riorganizza e rilascia nuove soluzioni storage

Hp sta consolidando la riorganizzazione delle attività nel settore dello storage e dei server annunciata in marzo e ora, con il rilascio di una gamma nutrita di nuove soluzioni, sta puntando a rafforzare ulteriormente la sua presenza nel segmento storage.

«La riorganizzazione si sta abbinando ad una ridefinizione delle competenze e dell’approccio al mercato con una focalizzazione su tre aree specifiche», ha illustrato Enrico Ivaldi, country manager della divisione Network Storage Solutions.

La prima è costituita dal segmento corporate di fascia alta e multinazionali, a cui Hp fa ora fronte con team specializzati. Per poter seguire queste società in modo adeguato Ivaldi ha evidenziato l’intendimento di Hp nel ridurre i clienti compresi in questa fascia rispetto ai 250 attuali. Una concentrazione di interessi che dovrebbe, però, portare ad un raddoppio del relativo fatturato. La seconda area è quella delle società di fascia enterprise in ambito italiano, che saranno seguiti da team “virtuali” costituiti di volta in volta con specialisti prelevati da gruppi di esperti che interverranno per identificare le specifiche esigenze e per delineare la soluzione. Il terzo segmento è quello delle Pmi, che Hp intende seguire tramite il proprio canale di distribuzione.

La riorganizzazione, basata su linee meglio definite di intervento, con un crescente abbinamento tra team di supporto e piattaforme, ha comunque un suo elemento di partenza ben preciso.

Hp non nasconde l’obiettivo, con questo approccio combinato tra tecnologie e servizi, di puntare ad incrementare il focus sullo storage e sui dati, che sempre più aziende, secondo Vivaldi, stanno considerando come un asset primario per la propria operatività. Anche se la panoplia delle piattaforme e delle soluzioni Hp, per quanto riguarda lo storage, è molto ampia, l’enfasi è posta sulla virtualizzazione, vista come lo strumento di base per razionalizzare l’installato e per disporre di un approccio che permetta di definire strategie efficaci di business continuity, di disaster recovery e di allocazione dei dati in funzione delle caratterizzazioni del loro ciclo di vita.

Le funzioni di Ensa prevedono la gestione, in base a modalità predefinibili, del trasferimento dei dati da un supporto ad alta velocità a uno a più bassa velocità (e basso costo) quando un dato dalla fase temporale di massima fruizione passa a quella in cui l’accesso è sporadico o di puro mantenimento ai fini normativi.
Quello, però, che sta attraendo l’interesse crescente di Hp (ma non è la sola) è il mercato delle San. E il motivo risiede nel fatto che, dati Idc, in un quadro che vede il mercato dello storage sostanzialmente stabile, più del 50% degli investimenti effettuati nel primo trimestre del 2003 si sono concentrati sulle San di tipo aperto, e questo a scapito di soluzioni direct attached.

La virtualizzazione, uno dei pilastri della strategia di Hp nello storage, si abbina al rilascio di una serie di nuove soluzioni con cui Hp punta evidentemente all’allargamento della sua base di clienti nella fascia delle medie aziende.
Uno degli strumenti di questa politica di espansione è il rilascio di eva3000, una soluzione dalle stesse caratteristiche funzionali dell’eva5000, ma che ha un entry point adatto per la fascia media.

Similmente al modello superiore, secondo quanto illustrato da Hp, l’apparato permette di utilizzare le risorse storage in modo più efficace rispetto agli array tradizionali grazie al risparmio di spazio dei vSnap e alla disponibilità immediata degli Snapclone. Consistenti le performance, che dati di targa indicano in 162.000 operazioni di I/O al secondo, e che si abbinano a funzionalità di virtual management e a un equipaggiamento che può scalare fino a 56 dischi per complessivi 8,2 terabyte.

Un secondo elemento della strategia di Hp è rappresentato da Casa (Continous access storage appliance), la sua soluzione per la virtualizzazione dello storage a livello di rete. Casa è una appliance, con un’architettura ridondata adatta per la gestione di ambienti eterogenei di array multivendor, che si posiziona a livello di rete di connessione tra server e unità di storage e provvede a ridirigere le operazioni di I/O in base a policy prestabilite.

La piattaforma può, ad esempio, essere usata per operazioni di replica sia locale che remota o per realizzare soluzioni di disaster recovery anche a livello di aziende mid-range. Può essere utilizzata anche per migrare i dati in modo trasparente su nuove soluzioni di storage. La nuova release di Casa comprende un up grade delle performance e una integrazione con il prodotto OpenView Sam (Storage area manager). Al momento la soluzione prevede che tutti i flussi dati tra server e dispositivi di storage transitino attraverso Casa. Entro fine anno a questa modalità si abbinerà anche una modalità diretta, con i flussi dati che, sempre sotto controllo di Casa e tramite l’adozione di switch intelligenti, potranno transitare direttamente tra Server e Storage.

Tra i numerosi rilasci annunciati uno che ritiene possa contribuire ad espandere la sua posizione di mercato e, in un momento di forte evoluzione tecnologica, a far fronte a precise esigenze degli utilizzatori è quello relativo alla soluzione Esl9000, una tape library su cui possono essere equipaggiati media differenti. L’apparato prevede ora una “Extended Tape Library Architecture” che utilizza un Ultra 3 Scsi embedded Fc Interface Controller e supporta un mix di drive che comprendono Ultrium 230, Ultrium 460, Sdlt 160/320 e Sdlt 110/220

La strategia di Hp non appare però concentrata solo sulle innovazioni tecnologiche. Un ruolo crescente lo assume anche la politica delle alleanze, in particolare con due pilastri del mondo Ict, Cisco e Microsoft. Con Microsoft ha sviluppato una soluzione per consolidare un ambiente server Microsoft Exchange 2000 su reti miste San/Nas. Con Cisco ha invece definito un accordo in base al quale commercializzerà i fabric switch e i director multilayer della linea Mds 9000 di Cisco per ambienti San.

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