Dopo aver creato un piccolo caso con la decisione di produrre in proprio un clone della Java Virtual Machine (Jvm) per prodotti embedded, Hewlett-Packard ha deciso di fare marcia indietro. La società ha dichiarat o di essere impegnata in "d …
Dopo aver creato un piccolo caso con la decisione di produrre in proprio un
clone della Java Virtual Machine (Jvm) per prodotti embedded,
Hewlett-Packard ha deciso di fare marcia indietro. La società ha dichiarat
o
di essere impegnata in "discussioni molto produttive" con Sun, in
modo da rendere la propria versione in tutto e per tutto simile alle
specifiche Embedded Java. Una settimana prima della JavaOne Conference, la
casa di Palo Alto aveva motivato la decisione di agire in proprio con la
percezione che Sun avesse un controllo eccessivo su Java. Ne aveva fatto
seguito un piano di ricerca di partner, che aveva trovato in Microsoft il
primo, prezioso alleato. Ora, però, sembra che le cose siano cambiate,
almeno in parte. Hp, infatti, continua a ritenere che Sun non dovesse
essere delegata alla presentazione del proprio stesso linguaggio all’Iso
per la standardizzazione, ma, dato che è stata presa questa decisione, è
meglio stare a vedere che succede, adattarsi per il momento e controllare
che l’operato di Sun sia regolare.
La versione della Jvm di Hp, in realtà, implementava completamente la
virtual machine, ma aggiungeva una libreria di classi,cosa che il contratto
di licensing di Sun non prevede. Secondo un portavoce di Sun, comunque, le
trattative con Hp sono destinate a durare ancora per parecchie settimane.
