Groq ha annunciato la chiusura di un finanziamento da 750 milioni di dollari, che porta la valutazione post-money dell’azienda a 6,9 miliardi. Il round è stato guidato da Disruptive, con il contributo di investitori come Blackrock, Neuberger Berman e Deutsche Telekom Capital Partners, oltre al sostegno rinnovato di realtà come Samsung e Cisco. Un segnale chiaro della fiducia degli investitori nel ruolo strategico che l’infrastruttura di inferenza avrà nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Groq: l’inferenza come motore dell’era AI
Per Jonathan Ross, fondatore e CEO di Groq, il momento è cruciale: “L’inferenza sta definendo questa era dell’AI, e stiamo costruendo l’infrastruttura americana che la rende possibile ad alta velocità e basso costo.” La società è oggi un punto di riferimento per oltre due milioni di sviluppatori e per molte aziende Fortune 500, che già utilizzano le sue soluzioni in data center dislocati tra Nord America, Europa e Medio Oriente.
Il sostegno degli investitori
Disruptive, che ha investito quasi 350 milioni di dollari nell’operazione, sottolinea la portata strategica del progetto. Alex Davis, fondatore e CEO della società di investimento, ha dichiarato: “Man mano che l’AI si espande, l’infrastruttura sarà importante quanto i modelli stessi. Groq sta costruendo quelle fondamenta, e siamo entusiasti di supportare Jonathan e il suo team in questa nuova fase di crescita esplosiva.”
Groq al centro dello stack AI americano
Il finanziamento arriva in un contesto in cui la Casa Bianca ha recentemente promosso l’export della tecnologia AI statunitense come elemento chiave per la leadership globale. Groq, fondata nel 2016 e creatrice della LPU e della piattaforma GroqCloud, si posiziona così come un tassello centrale dello stack AI americano. Con la promessa di fornire calcolo veloce e conveniente, l’azienda intende consolidare ulteriormente la sua presenza internazionale e rispondere alla crescente domanda di inferenza.
