OpenAI ha da poco lanciato GPT-5, il suo ultimo modello su cui c’erano, e ci sono ancora, grandi aspettative. Il rilascio, tuttavia, ha presentato diversi intoppi: non tutto ha funzionato come avrebbe dovuto e non sono mancate critiche da parte dei primi utilizzatori.
Già dalla prima giornata di rollout, quando gli utenti hanno iniziato a sperimentare con il nuovo modello, molti hanno condiviso sui social impressioni negative sulle prestazioni e qualità delle risposte, tanto da desiderare di poter tornare ai modelli precedenti.
Tuttavia, una volta distribuito GPT-5, OpenAI ha rimosso la possibilità per gli utenti di selezionare altri modelli per le loro richieste. Ci sono stati inoltre dei ritardi e rallentamenti nel rollout di GPT-5, che ci ha messo più del dovuto per raggiungere gli utenti.
Molti abbonati del piano Plus a pagamento hanno criticato il numero di limite di messaggi ritenuto troppo restrittivo, considerando anche che, in contemporanea, non era più possibile eseguire lo switch ad altri modelli con i quali magari gli utenti si trovavano bene.
Insomma, si stata creando un clima di insoddisfazione e malumore tra gli utenti di ChatGPT e della piattaforma di OpenAI, tanto da portare lo stesso Sam Altman, CEO dell’azienda, a intervenire in prima persona su quanto stava accadendo.
Altman ha riconosciuto che – benché il team si aspettasse qualche difficoltà dato che dovevano essere implementati così tanti cambiamenti contemporaneamente – il rollout è stato tuttavia un po’ più difficile di quanto l’azienda sperasse.
In relazione ai ritardi, il CEO di OpenAI ha confermato che il rollout per tutti gli utenti richiederà un po’ più di tempo, poiché si tratta di un cambiamento enorme su larga scala. Altman ha sottolineato come, ad esempio, il traffico della API di OpenAI fosse quasi raddoppiato nel corso di 24 ore.
Il team sta lavorando per stabilizzare le cose e nel frattempo continuerà ad ascoltare i feedback degli utenti. E infatti Altman ha annunciato che alcune scelte del primo momento verranno rettificate.
Innanzitutto, al termine del lancio OpenAI raddoppierà il limite massimo di utilizzo di GPT-5 per gli utenti ChatGPT Plus. Inoltre, l’azienda lascerà agli utenti Plus la possibilità di continuare a utilizzare 4o e in seguito continuerà a monitorare l’utilizzo mentre valuterà per quanto tempo offrire i modelli precedenti.
Riguardo ai problemi di un peggioramento che gli utenti percepivano rispetto ai modelli precedenti, Altman ha assicurato che GPT-5 avrebbe ora dimostrato una maggiore intelligenza e ha spiegato anche la causa del malfunzionamento. Al lancio, l’autoswitcher si è bloccato ed è rimasto fuori uso per gran parte della giornata, con il risultato che GPT-5 sembrava molto meno intelligente.
Inoltre, il team sta apportando alcuni interventi al funzionamento della soglia di decisione, in modo da aiutare gli utenti a ottenere più spesso il modello corretto. OpenAI renderà più trasparente quale modello risponde a una determinata query. E modificherà l’interfaccia utente per rendere più facile attivare manualmente il modello thinking.
L’azienda ha dunque riconosciuto le difficoltà dell’implementazione del nuovo modello e ha assicurato gli utenti sul fatto che il team fosse al lavoro per risolvere tutti i problemi. Non resta che attendere che la situazione si stabilizzi.






