Gps portatili, è il momento di cambiare modello

Le previsioni indicano un segmento trainato dal mercato di sostituzione. Così i maggiori produttori concentrano l’attenzione sulla fascia media dell’offerta

Sottilissimo, superaccessoriato, dotato di fotocamera e display touch screen, con connessione Bluetooth e assistente vocale. Queste sei caratteristiche sono il comune denominatore dei prodotti di punta delle nuove gamme di navigatori portatili, che hanno presentato in questi giorni pressoché contemporaneamente tutti marchi più blasonati del settore, da Garmin a Magellan, da Mio a Navman a Tom Tom.


È un dato di fatto che la funzione di pura navigazione venga lasciata ai prodotti di fascia bassa, quei dispositivi con un prezzo che va dai 150 ai 200 euro e che le aziende non annunciano quasi nemmeno più. Bisogna averli, e tutti li hanno, ma non è più lì che avviene la competizione, anche se a ben guardare sinora sono quelli che hanno sostenuto il mercato e vendono ancora piuttosto bene. Si tratta di apparecchi destinati al primo acquisto, al primo approccio verso il Gps portatile, come l’S30 di Navman, il nüvi 200 Limited Edition di Garmin o il Magellan Maestro 3100.


Però, secondo i dati mostrati da Navman, a partire dal quest’anno le loro vendite non dovrebbero più crescere (ma nemmeno diminuire). A trascinare il settore, che dovrebbe aumentare ancora sino al 2013 a tassi del 30-40% annuo, saranno i prodotti più evoluti, acquistati prevalentemente da chi già possiede un navigatore ma che decide di cambiarlo per comprarne uno con funzioni più sofisticate. Il nuovo terreno di conquista è quindi quello dei prodotti (attualmente) da 300-500 euro. In questa fascia di prezzo Garmin propone la linea nüvi 700, Magellan la gamma Maestro 4200, Mio i P560, C620 e C620t, Navman gli S50, S70 e S90i e Tom Tom gli One Xl e i Go 500, 770 e 900. Chi non accetta compromessi, ma oggi è una decisa minoranza di utenti, deve mettere in preventivo una spesa sui 600-700 euro,


Come anticipato, nella fascia intermedia dei Gps portatili le proposte delle varie aziende hanno diversi elementi comuni, tanto che in alcuni casi è difficile rilevare diversità sostanziali, se non per l’estetica o il design. D’altra parte, come hanno fatto notare i responsabili di Magellan, la differenza la fa il software e le applicazioni che un’azienda mette nei propri navigatori, l’hardware arriva da pochissimi costruttori e quindi è spesso simile in prodotti di marche diverse.


La tendenza dei costruttori di Gps è di adottare un’interfaccia basata su tasti grandi, facilmente cliccabili quando si è alla guida. Alcuni associano anche la possibilità di essere gestiti tramite voce, come per esempio il Maestro 4245 o i Tom Tom 720 e 520, evitando così al guidatore di togliere le mani dal volante. Sul versante della pura navigazione, la precisione della mappa è ovviamente fondamentale. I fornitori per tutti i costruttori sono Tele Atlas e Navteq e quindi anche qui le differenze sono praticamente impercettibili tra i prodotti che usano lo stesso sistema (chiaramente a parità di aggiornamento). Però Tom Tom offre un’opportunità in più: con suoi Go consente agli utenti di correggere le mappe stesse in funzione di modifiche apportati alla viabilità. Tramite poi il servizio Share, tali modifiche possono essere condivise con altri possessori di prodotti Tom Tom.


Dal canto suo, Navman propone una modalità “visuale” per definire i percorsi. Grazie infatti alla sua tecnologia Navpix, permette di georeferenziare delle immagini digitali (ossia di associare le coordinate longitudinale e latitudinali alle foto) al fine di poter usare tali immagini come indicazione al navigatore del luogo che si vuole raggiungere.


Un altro punto capace sicuramente di stimolare la sensibilità dei guidatori è la localizzazione degli autovelox. La serie 700 di Garmin, il Mio C520 e l’S90i di Navman consentono di avere precise informazioni sia sulle postazioni fisse sia su quelle mobili. Questi prodotti permettono anche di avere un report dettagliato dei tragitti coperti (l’S90i mantiene in memoria gli ultimi 100), permettendo così un controllo dei consumi, dei tempi e delle velocità.


Decisamente utile è anche il servizio di informazione sul traffico Tmc, che ormai è presente almeno in un modello in tutte le linee di navigatori. Un discorso analogo vale per gli indirizzi e i numeri di telefono dei servizi di assistenza (come pronto soccorso o intervento, ospedali o farmacie), che sono richiamabili direttamente tramite un tasto specifico.


Mondo automobilistico a parte, particolare interesse stanno destando i Gps outdoor. Si tratta di dispositivi indirizzati all’uso in attività sportive o nel trekking. Alla nutrita gamma già posseduta, Garmin e Magellan hanno aggiunto alcuni nuovi modelli indirizzati in particolare a chi ama effettuare passeggiate in montagna o andare a sciare. Più in dettaglio, Magellan sostituirà la gamma eXplorist con i nuovi Triton (6 modelli), più compatti, più versatili e resistenti all’acqua (non sono però subacquei) e a ogni tipo di agente esterno.

L’offerta Garmin comprende la linea eTrex composta da cinque prodotti, con dimensioni più contenute dei concorrenti ma con caratteristiche simili. In questo caso però il discorso dolente sono le mappe: Garmin ha già disponibili quelle relative alla zona del Garda e alle dolomiti trentine ed entro la fine del prossimo anno dovrebbe avere la copertura di tutto il territorio nazionale. Dal canto suo, Magellan sta sviluppando le mappe per tutta la zona alpina e le regioni Liguria Toscana e Umbria. I primi risultati concreti si dovrebbero avere entro la fine dell’anno.

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