Google e Microsoft, l’It che basta a Obama

Il presidente Usa ha rifatto la squadra di consiglieri scientifici e tecnologici.

C’è meno It e più ricerca scientifica nel Pcast (President’s Council of Advisors on Science and Technology), il gruppo di consiglieri deputati ad analizzare insieme al Presidente degli Usa e al suo staff le tendenze in campo scientifico e tecnologico capaci di determinare i cambiamenti nella società.

In settimana, presso l’Accademia Nazionale delle Scienze statunitense, il Presidente Barack Obama ha diramato la lista dei venti convocati al gran consiglio scientifico, componendo la squadra che sostituisce quella di supporto alla precedente amministrazione.

Sotto la seconda gestione Bush il gruppo di lavoro era decisamente orientato a comprendere i cosiddetti “business leader” e in quanto tale arruolava più componenti del mondo It rispetto ad adesso. Facevano parte del Pcast, infatti, Carol Bartz (ora ceo di Yahoo) ed esponenti di Microsoft, Emc e Verisign.

Obama invece ha ritenuto che nel nuovo gruppo fosse sufficiente il ricorso a solamente due esponenti del mondo tecnologico, e li ha individuati con spirito bipartizan. Siedono al tavolo, infatti, il ceo di Google, Eric Schmidt, e il decano della ricerca di Microsoft, Craig Mundie. Il resto del consiglio è appannaggio di esponenti provenienti dal mondo accademico e della ricerca (scienziati, chimici, biochimici, fisici, esperti di clima), fatta eccezione per Maxine Savitz, ex-manager Honeywell, ma con un significativo passato presso il dipartimento dell’Energia statunitense.

Pare chiara, dunque, l’impostazione che Obama vuol dare al consiglio. Scienza e tecnologia adesso hanno una basilare missione da compiere: la cura dell’ambiente unita alla ricerca della giusta via all’uso delle risorse. Quello che l’It può dare a questo mondo, allora, sarebbe un contribuito in termini di ricerca e gestione delle informazioni corrette per raggiungere il macro obiettivo. Un compito forse delimitato, ma senza dubbio chiaro e senz’altro utile.

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