Da un punto di vista strutturale, come ci spiega il direttore generale, Pietro Santi, l’offerta di C-Global è divisa in tre linee fondamentali. La prima è il “Document management”, nella quale rientrano tre tipologie di servizi: logistica, gestione doc …
Da un punto di vista strutturale, come ci spiega il direttore generale, Pietro Santi, l’offerta di C-Global è divisa in tre linee fondamentali.
La prima è il “Document management”, nella quale rientrano tre tipologie di servizi: logistica, gestione documentale e archivi (digitale e fisica) e gestione Atm e Pos, quest’ultima intesa come attività soprattutto di monitoraggio per verificarne il corretto funzionamento, a cui è stato aggiunto un nuovo business legato al fleet management, in quanto la società si prende carico dell’acquisto della macchina che poi viene affittata al cliente. Va ricordato che oggi il parco macchine sta per essere tutto rinnovato con l’arrivo, all’inizio del 2008 delle carte a microchip.
Una seconda linea è quella della “Banca elettronica”, che a sua volta svolge numerose attività: riguarda tutta la gestione delle comunicazioni rivolte alla clientela. «Per esempio, la modulistica, che viene prodotta da parte delle banche e inviata ai clienti, ha bisogno di trattamenti personalizzati e questo è un servizio che eroghiamo sia per le banche Cedacri che per le altre sul mercato – osserva Santi -. Si tratta di confezionare le componenti di layout relative al modulo che va alla clientela, integrarle con i dati contabili che vengono prodotti dai sistemi informativi e quindi procedere all’invio».
Un’altra attività è quella dei call center, che può essere rivolta a tre ambiti: supporto ai clienti della banca per il Web banking, al personale di filiale e agli agenti di vendita dei prodotti del credito.A completamento, c’è anche la Web farm che consente la realizzazione, dal punto di vista dell’analisi, dei siti Web per le banche. «La terza linea, – conclude Santi – quella dei “Back office operativi”, rientra nell’ambito dei nuovi servizi su cui vogliamo investire. Si tratta di servizi di alto livello, per cui non parliamo di data entry di dati ma di operatività che storicamente è sempre stata in carico alle banche e che per problemi di ottimizzazione di servizi o di riduzione dei costi, le banche oggi vogliono esternalizzare. Il che comporta il trattamento della informazioni, sia dal punto di vista contabile che di inserimento dei dati di una serie di operatività che vengono fatte per conto dei clienti. Alludo, ad esempio, al trattamento degli assegni, degli effetti, la gestione della tesoreria e di tutto il personale dal punto di vista amministrativo, fino all’erogazione dello stipendio, la gestione della contabilità generale, segnalazione di vigilanza, la gestione dell’estero merci, gli incassi commerciali e la finanza. Su questi ambiti stiamo facendo significativi investimenti anche con forte supporto sull’help desk, che si combina con l’attività di back office».





