Gli acquisti degli italiani partono dal Web

I dati dell’annuale indagine di Sems confermano l’importanza dei motori di ricerca. E Google è sempre più re

 La sesta edizione della survey “Gli italiani e i motori di ricerca” che Sems ha commissionato a Oto research conferma il ruolo da protagonista che i search engine hanno ormai conquistato presso i consumatori italiani.


Per il 93% degli italiani che accedono alla rete, quasi 31 milioni di persone secondo le rilevazioni di Audiweb, i motori di ricerca sono lo strumento più efficace per trovare informazioni.


L’89% utilizza quotidianamente uno o più motori, mentre Google rimane il search engine più utilizzato visto che raccoglie il 91% delle preferenze con il 68% di quanti lo preferiscono che è convinto offra i risultati di ricerca migliori.


In relazione agli acquisti l’87% del campione ricorre ai motori di ricerca per trovare informazioni su prodotti/servizi che sta valutando di acquistare, indipendentemente dal valore e da dove avverrà la transazione.


Le informazioni trovate attraverso i motori si rivelano poi realmente decisive: l’88% di questi è stato influenzato una o più volte in maniera decisiva su cosa acquistare proprio dalle informazioni trovate attraverso i motori.


Tra i contenuti trovati, quelli che influenzano maggiormente le


decisioni e gli acquisti sono le schede di prodotto nei siti dei


produttori; tuttavia, analizzando i dati su singoli settori verticali, emerge come in alcuni casi i contenuti generati dagli utenti siano ritenuti più influenti delle informazioni che si trovano sui siti dei produttori. E’ il caso, ad esempio, del settore automobilistico.


La Top 10 dei prodotti più acquistati dopo una ricerca nei motori (rimasta di fatto invariata rispetto al 2008) vede al primo posto l’elettronica (52% di quanti hanno acquistato), seguita da


telefonia e accessori (50%), viaggi (48%), libri/riviste (46%), hardware/software (37%), idee regalo (34%), biglietti per eventi/spettacoli (31%), musica/video (30%), elettrodomestici (26%), prodotti cosmetici/farmaci (21%).


Per quanto riguarda il come si sia concretizzato l’acquisto, il 25% ha acquistato immediatamente dopo la ricerca; il restante 75% ha preferito svolgere altri approfondimenti o rimandare ad un altro momento (e/o a un’altra postazione, ad esempio il computer di casa per chi ha cercato in ufficio) l’acquisto.


Cresce il numero di italiani che utilizzano postazioni (o strumenti) diversi in fase di ricerca e in fase di acquisto: ora sono il 22%. Di fatto, di 1 acquisto ogni 5 non è possibile tracciare se sia stato frutto di azioni di advertising, con pesanti implicazioni nella misurazione del Roi dalle attività di promozione online.

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