I dati presentati da Edmondo Lucchi, responsabile del dipartimento New Media Internet di Eurisko, al forum sull’e-commerce organizzato dal consorzio Netcomm a Milano, confermano le caratteristiche degli acquirenti in rete, che non amano le mezze misure …
I dati presentati da Edmondo Lucchi, responsabile del dipartimento New Media Internet di Eurisko, al forum sull’e-commerce organizzato dal consorzio Netcomm a Milano, confermano le caratteristiche degli acquirenti in rete, che non amano le mezze misure. Secondo Lucchi gli acquirenti che almeno una volta in Italia hanno fatto un acquisto online sono poco più di 5 milioni che diventano circa 4,5 se riduciamo il campo agli ultimi 12 mesi e 2,7 per quanto riguarda gli ultimi tre mesi. Ottime le valutazioni su prodotto, sito, sistemi di pagamento e spedizione: il 92% degli intervistati esprime l’intenzione di fare altri acquisti su Web. «Una volta compreso, l’e-commerce ha una grande capacità di generare valore, così come una volta scelto il sito è difficile abbandonarlo», commenta Lucchi. Il 70% ripete l’acquisto sulle stesse merceologie e il 40% lo fa sugli stessi siti con qualche differenza da settore a settore. L’Ict ha i clienti meno fedeli, librerie online, turismo e trasporti possono invece stare più tranquilli. Le ragioni che spingono ad acquistare su Internet sono convenienza economica (22%), comodità (17%), poter acquistare a qualsiasi ora (11%). Il passaparola pesa per il 46% e l’utilità percepita è positiva per motori di ricerca, siti dei produttori, comparatori di prezzo, portali e recensioni. L’acquisto avviene prevalentemente (38%) dai siti di vendita specializzati. Seguono quelli dei produttori (24%) e piattaforme di e-commerce (21%). Per il 55% delle volte il compratore va direttamente sul sito da cui intende comprare: la concorrenza è tagliata fuori immediatamente. Oltre ai fedelissimi, però, ci sono anche quelli che vogliono di più dai negozi online: numero verde, maggiore chiarezza su diritti e garanzie, e-mail per l’assistenza, semplificazione delle procedure di pagamento e un motore di ricerca efficiente. Fra i sistemi di pagamento cresce la carta di credito (27%) come le prepagate (27%) e Paypal (14%). In calo il contrassegno richiesto dal 13% degli utenti. «Molti – osserva Lucchi – continuano a non fidarsi della carta di credito online e preferiscono le prepagate, che per l’utente italiano sono una sorta di camera di compensazione fra la somma e il conto corrente».





