Giusto per fare un punto

Una provocazione, l’editoriale di Roberto Bonino della scorsa settimana. Prontamente raccolta da Maurizio Cuzari di Sirmi. Che chiarisce “che ci stanno a fare” sul mercato le società di analisi e ricerca. Il suo commento e le risposte della redazione.



18 marzo
2004


Roberto
carissimo
,
leggo la tua nota sull’agenzia 01 Net, e non so se
trattenere un sorriso o un impercettibile moto di insofferenza.
Ovviamente,
le considerazioni che seguono non sono espresse a nome della “categoria”, ma per
conto di Sirmi, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni di onorato servizio nel
settore Ict con attività di ricerche di mercato e di supporto alle operazioni di
marketing per conto del Sistema d’Offerta.
Orbene, è mio desiderio
assicurarti che Sirmi sa bene cosa ci sta a fare sul Mercato ed ha chiarissime,
per quanto esse possano essere interpretate e previste oggettivamente, le
prospettive del Mercato Ict, che si avvia per i prossimi tre anni verso una
situazione di sostanziale crescita zero; e mi permetto semplicemente di farti
notare che, a fronte di adeguate commesse che permettano a Sirmi di ricompensare
lo sforzo condotto quotidianamente dalle sue 30 risorse, i nostri clienti hanno
visibilità adeguata e di breve, medio e lungo periodo del comparto, dei suoi
sottosettori, delle industry di riferimento, dei canali di diffusione e di
supporto all’implementazione di soluzioni, delle prospettive di diffusione delle
diverse tecnologie e quant’altro possa essere utile per adeguare la propria
organizzazione, i propri comportamenti, le proprie scelte tanto strategiche
quanto tattiche.
Sono certo che non ne vorrai a Sirmi se quest’anno abbiamo
intrapreso la strada di vendere le informazioni che produciamo, invece che farne
dovizia di comunicazioni a man bassa ed a titolo gratuito al Sistema; ed al
tempo stesso, ti ricordo che i nostri convegni ed il nostro sito Internet, che
dei convegni riporta le versioni integrali degli interventi in videostreaming,
si sono da sempre caratterizzati per il trasferire non solo numeri, ma adeguate
interpretazioni degli scenari e degli andamenti.
Peraltro, credo che si
debba fare una adeguata distinzione fra ricerche condotte da parte di
associazioni, la cui funzione è di sostenere gli associati prima ancora che il
Sistema, ed una società che opera professionalmente nel settore, che trova nelle
commesse dei suoi clienti la sua ragione di essere, e che trae certamente
beneficio dall’essere citata dalla stampa specializzata come fonte di
informazioni, ma che deve mantenere il difficile equilibrio fra dichiarare
gratuitamente e vendere le proprie ricerche.
Detto ciò, sono come sempre a
disposizione della tua redazione per qualsiasi indicazione sul difficile futuro
del nostro settore, soprattutto se la collaborazione sarà animata dal desiderio
di far fare al comparto Ict di più e meglio.
Cordialità
vivissime.
Maurizio
Cuzari


Risponde Roberto
Bonino

Caro Maurizio ,
Ovviamente
accetto di buon grado le osservazioni che proponi e che trovo legittime.

Sono certo che la clientela di Sirmi e quella degli altri analisti che
operano sul mercato hanno da voi le informazioni che chiedono e pagano.
Noi
informatori facciamo riferimento a quello che ascoltiamo negli incontri
“pubblici” e da quelli traiamo le nostre osservazioni.
Quelle che tu hai
letto sono riferite alla categoria e non a qualcuno in particolare. Ho citato
voi e Net Consulting solo perché erano appena stati presentati i vostri due
report.
Aggiungo che ho notato in qualcuno la tendenza a operare oggi più da
consulente strategico che non da osservatore puro del mercato. Dunque, il mio
era un editorialino pungente rivolto a una categoria che ha fatto qualche errore
di valutazione nel passato recente e forse oggi ha un po’ di paura in più di
sbagliare, quindi agisce in modo complessivamente (e in parte anche
comprensibilmente) più guardingo, quando non alterando la propria vocazione
primigenia.
A titolo di chiarezza e disponibilità a fare i giusti distinguo,
pubblicheremo il tuo intervento come risposta al mio nella prossima 01Net
Agency, sperando che magari si animi un dibattito utile a tutti per, come dici
tu, rafforzare una “collaborazione animata dal desiderio di far fare al comparto
ICT di più e meglio”.
Cari saluti
Roberto
Bonino

Risponde Mauro Bellini

Carissimo
Maurizio
,

condivido i contenuti della tua mail e tu stesso hai toccato il vero punto
della questione facendo riferimento agli scenari che vengono resi pubblici
attraverso le associazioni di categoria e le società di ricerca che producono su
loro commessa dati e analisi.
In nome forse della prudenza o della mancanza
di dati ragionevoli questi eventi si sono trasformati in una occasione per fare
il bilancio ufficiale del passato e non più, come in origine erano stati
concepiti, per guardare avanti e condividere scenari.
Ci tengo a precisare
che condivido la sostanza di quanto ha scritto Roberto: qualcuno sta in effetti
interpretando la ricerca più come un gioco di “rimessa” che come la capacità di
proiettarsi in avanti. So bene che Sirmi con il suo lavoro e con i suoi eventi
non viene meno al ruolo della società di ricerca e di analisi ed è anche per
questo che come Agepe abbiamo scelto non da oggi di collaborare attivamente con
voi su molte iniziative.
Permettimi di concludere con una riflessione sul
tema del nuovo atteggiamento orientato alla “riservatezza” con cui Sirmi
distilla la diffusione delle proprie ricerche.
Capisco il problema ma non
posso, come giornalista, condividere questa soluzione.
Ho notato ovviamente
che da ormai quasi un anno la disponibilità di informazioni frutto delle vostre
ricerche si è drasticamente ridotta.
La tesi: i dati costano e sono prodotti
per essere venduti.
Corretta e concreta.
Tuttavia credo che la
diffusione di dati estrapolati dalle ricerche non solo non sia di danno alla
successiva vendita del prodotto ricerca ma possa anche favorirla, purché sia ben
condotta e ben gestita.
Tra l’abbondanza del passato e le ristrettezze del
presente si può forse individuare una terza via che consenta ai lettori delle
testate specializzate di venire in possesso di una sintesi ragionevole del
vostro lavoro senza compromettere le azioni di vendita delle vostre ricerche.

Magari è anche il caso di effettuare delle scelte di campo con un modello di
delivery delle informazioni e delle forme di esclusiva che mentre tutelano il
vostro lavoro consentono ai lettori (la maggioranza dei quali non può
permettersi di acquistare ricerche) di venire a conoscenza della vostre visione
del mercato.
Un caro saluto

Mauro Bellini 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome