Dotare l’azienda di strumenti di Information management per Sas è un percorso obbligatorio, soprattutto per quelle realtà che vogliono organizzare in modo agile il proprio business
I dati che circolano in azienda aumentano in maniera vertiginosa e la loro gestione rappresenta uno dei problemi primari per tutta l’organizzazione in quanto coinvolge sia i vertici che i responsabili dell’It. I dati, però, rappresentano un valore se sono sicuri e allineati, facilmente consultabili, in modo da consentire uno scambio di informazioni all’interno dell’impresa per facilitare le decisioni e le attività legate al business. Con queste prime considerazioni Walter Lanzani, direttore marketing di Sas ha aperto un recente meeting organizzato dalla società per dibattere sul tema “Information management: tendenza o imperativo strategico?”. «Oggi la maggior parte delle aziende, tuttavia, è ancora gestita a “silos”, che consentono una singola versione della verità, in quanto i dati contenuti non sono messi a fattor comune, per cui portano a visioni diverse e parziali – ha sottolineato il manager -. Tutto questo produce una serie di costi visibili e nascosti e un aumento della complessità, che cresce con l’aumentare del volume dei dati, per cui i silos diventano sempre più grandi. Le aziende invece, devono rendere più snelli i processi interni, per ottimizzare e diminuire i costi, in quanto è necessario che siano efficienti tutti i processi della catena del valore, dal magazzino alla gestione delle risorse umane. Le realtà innovative, che vogliono crescere e sono impegnate a realizzare nuovi prodotti e nuovi modelli produttivi, fare previsioni sul domani e ottenere una maggior efficienza commerciale, sanno che tutto questo si può raggiungere con l’utilizzo dell’It».
L’Information management, quindi, è un valido supporto per gestire tutte le sollecitazioni che ruotano attorno all’area gestita dell’It, come le architetture, gli standard di middleware, le Soa, il real time, il data warehouse, la Business intelligence e altro ancora, e per capire come le tecnologie possono supportare il business. Nel frattempo, i dati, sia strutturati che, soprattutto, quelli non strutturati aumentano. Infatti, si calcola che in azienda quelli strutturati (applicazioni, Erp, integrazione, migrazioni, volumi/complessità, qualità/bonifica, storage, analisi, modellistica, delivery) siano solo un quarto delle informazioni che circolano rispetto a quelli non strutturati, che stanno aumentando in continuazione e che sono rappresentati da e-mail, garanzie, reclami, verbali, brevetti, circolari, nomi/caratteristiche prodotti, cartelle cliniche, pagine Web, questionari, forum e blog, motori di ricerca, metadati, e la lista continua. Il tutto deve integrasi con i processi aziendali, con gli skill delle persone che vi lavorano e con le tecnologie, per cui è necessario poter contare su una piattaforma che gestisca tutto questo flusso.
«La vision di Sas sull’Information management – ha proseguito Lanzani – consente di sviluppare un’infrastruttura che gestisca tutti i vari passi della filiera dell’informazione che sono dati dall’accesso ai dati, dalla profilazione, bonifica e validazione, seguiti da processi di trasformazione, analisi e previsioni. Ci sono, dunque, processi, metodologie e pragmatismo che permettono ai dati di essere integrati in azienda, ma poi, alla fine, chi sa dove si trovano le informazioni? Chi ne ha la responsabiltà? Chi li tiene aggiornati? A tal proposito Sas ha creato la Intelligence platform, che supporta le nuove necessità delle imprese e che è data da strumenti di Data integration, Intelligence storage, Analytics e Business intelligence che sono frutto dell’esperienza e della conoscenza da noi accumulata in questi anni».





