Fondo di garanzia: l’accesso al credito per le Pmi

Pubblicata una relazione del Mediocredito centrale

In una relazione pubblicata lo scorso mese di settembre da Mediocredito
Centrale Spa sulla “Valorizzazione del Fondo di garanzia statale per
favorire l’accesso al credito agevolato da parte delle piccole e medie
imprese”
viene sollevata la necessità di una riforma del Fondo di garanzia
istituito con legge n. 266/1996 in quanto ritenuto strumento efficace a sostegno
della categoria delle imprese di dimensioni medio-piccole.
L’attenzione è
incentrata sull’analisi e valutazione dei meccanismi di agevolazione diretta cui
ricorrono più frequentemente le imprese medio-piccole e quelle in Relazione Mcc
settembre 2007 fase di start up, ossia la legge 488 e i crediti d’imposta, che
hanno rivelato nel tempo tutti i loro limiti operativi e aspetti critici proprio
nei confronti degli operatori minori.
Anche il Fondo per la competitività e
lo sviluppo, attraverso il finanziamento dei Progetti di innovazione
industriale, appare uno strumento più adeguato a realtà imprenditoriali di
dimensioni maggiori. Nel nuovo sistema di incentivazione industriale mancherebbe
uno strumento adeguato alle piccole imprese, che le supporti nella difficile
fase del reperimento delle risorse finanziarie necessarie nella fase di start up
e nello sviluppo di programmi di investimento.
Da qui l’ipotesi di
valorizzare le potenzialità del Fondo di garanzia della legge n. 662/1996 o di
altri Fondi di garanzia regionali, prevedendo l’agevolazione del costo sostenuto
dalle imprese per l’ottenimento della garanzia da parte di fondi regionali o
nazionali.


(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento
media)

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