NetApp punta su scalabilità e apertura tecnologica NetApp è forse il vendor che più di ogni altro ha puntato le proprie fortune sulle reti Nas. «Le nostre soluzioni – come ci spiega Roberto Patano, business development manager della filiale italiana – …
NetApp punta su scalabilità e apertura tecnologica
NetApp è forse il vendor che più di ogni altro ha puntato le proprie fortune sulle reti Nas. «Le nostre soluzioni – come ci spiega Roberto Patano, business development manager della filiale italiana – sono capaci di integrare ogni tipo di architettura sotto un unico sistema operativo con garanzia della massima scalabilità verso l’alto, garantendo lo stesso livello di funzionalità alle Pmi come alle grandi imprese. Inoltre, possiamo integrarci anche con storage della concorrenza e garantire lo stesso risparmio del 35% della nostra soluzione di virtualizzazione anche se realizzata su hardware Emc, Ibm, Hp e Hds. Un altro punto che riteniamo caratterizzante è la costante attenzione al Tco e al rapporto funzionalità/prezzo».
Vale la pena precisare che NetApp non fornisce solo storage Nas, ma anche altri protocolli come il Fiber-over-ethernet grazie alla partnership con Cisco, con cui la società di Sunnyvale sta proponendo varie soluzioni di virtualizzazione. Altre partnership tecnologiche sono con Fujitsu e Ibm. In che misura le aziende sono consapevoli delle varie possibilità di storage offerte dal mercato? «La consapevolezza del mercato ha raggiunto un buon livello – risponde Patano -. Non tanto però da poter essere considerata l’unico driver: i vendor devono ancora saper vendere bene i propri punti forti».
Da Netgear soluzioni chiavi in mano
Netgear è una società tradizionalmente focalizzata sul settore networking, ma che negli anni ha espanso la sua area di attività anche allo storage, creando un’offerta Nas destinata alle utenze domestiche e professionali e alle aziende, dalle piccole alle più grandi.
«L’offerta Nas di Netgear – dichiara il sales manager Italy, Michele Puzzolante – si presenta come una soluzione chiavi in mano, completa di software in bundle e del servizio di backup online fornito da Netgear. Si tratta di una soluzione che copre un’area molto vasta del mercato, dotata di tecnologie sviluppate da noi come la particolare tecnologia Raid aperta chiamata XRaid e di un ottimo rapporto qualità/prezzo».
Come ci spiega Puzzolante, l’offerta Netgear si adatta a infrastrutture eterogenee e risponde alle esigenze di alta disponibilità del dato, del controllo dell’accesso, del backup/recovery grazie al backup manager integrato e alla capacità di produrre snapshot per il ripristino della macchina alla data di produzione dell’immagine e del backup offsite dei dati critici. «Il mercato sta acquisendo sempre maggiore consapevolezza dei vantaggi che una soluzione Nas può apportare – commenta Puzzolante – lo dimostrano i dati, che sottolineano come il mercato sia costantemente in crescita. Servirebbe, comunque, maggiore addestramento e formazione degli operatori, finalizzata a sfruttare tutte le potenzialità delle soluzioni Nas e ad acquisire maggiore competenza».
Nella virtualizzazione i punti di forza di F5
F5 Networks, come dice il nome, ha radici nell’area del networking e solo di recente è entrata nel settore storage con un’offerta Nas indirizzata alle imprese medie e grandi e che ha nella virtualizzazione uno dei suoi principali punti di forza. Il suo principale vantaggio competitivo è la scalabilità, ci dice Manlio Paparelli, country manager della filiale italiana: «I sistemi Arx sono gli unici in grado di scalare per adattarsi alle crescenti necessità di storage delle aziende senza compromettere le performance con throughput nell’ordine dei Gigabyte al secondo, e la capacità di gestire fino a miliardi di file per apparato».
Un altro punto forte vantato è la gestione del tiering, ossia della distribuzione dei file su tipologie di storage diverse, e di costo diverso, per minimizzare gli investimenti: «La tecnologia Arx consente di ottimizzare piattaforme di storage pregiato e di ricorrere, per la storicizzazione dei dati, a infrastrutture che consentano di contenere i costi – sottolinea Paparelli -. Il Return on investment di Arx tipicamente avviene entro i 6-12 mesi dall’adozione della soluzione». Lo storage F5 indirizza anche problematiche molto critiche, specie per le aziende maggiori come il supporto di strutture eterogenee e l’ottimizzazione del backup/restore. Tutto ciò si traduce in una promessa di costi ridotti ed è proprio questo che spinge le aziende verso la soluzione F5.





