Flessibilità per il gestionale via Web

L’esigenza di un dato unico, esportabile su più sistemi online, ha indirizzato la scelta Erp di Nuovadata

Nel corso della sua pluriennale attività nel settore informatico, all’interno del quale opera come distributore, la toscana Nuovadata (una forza lavoro di quasi venti persone per un fatturato triennale di circa 21 milioni di euro) ha sentito l’esigenza di rendere integrabili le aree in cui opera per reagire al cambiamento continuo del mercato, aprendosi anche a settori attigui.

«Elemento fondamentale per adattarsi alle evoluzioni del contesto economico è la possibilità di disporre di un dato unico, chiaro, direzionabile e aggiornato in tempo reale», ha spiegato Lorenzo Bigazzi, responsabile It della società. La necessità di esportare queste informazioni su più sistemi online, per soddisfare sia le esigenze interne sia quelle dei clienti, ha quindi motivato la decisione di Nuovadata di adottare un Erp fruibile via Web. Dopo aver compiuto una software selection, valutando vari fornitori, la scelta è caduta su Elatos, dell’omonima azienda, anche per gli aspetti di supply chain, Business intelligence e Crm.

«Esistono migliaia di software che gestiscono, seppur con performance di diverso livello, tutti gli aspetti del business e i cicli a esso connessi – ha precisato -. Quello che differenzia un prodotto dall’altro, sostanzialmente, è la flessibilità rispetto alla realtà specifica in cui si opera. La nostra decisione è stata proprio motivata dal basso grado di rigidità che caratterizza l’applicativo, dalla sua semplicità nell’integrazione con il Web e dalla possibilità di uno sviluppo personalizzato, nel rispetto di costi e tempi che ci eravamo prefissati».

Dopo aver commissionato un’analisi ad hoc a una società di consulenza, Nuovadata ha richiesto a Elatos alcune customizzazioni, tra cui il controllo di gestione, i flussi logici e di informazione, i controlli sui margini. Al contempo, la società ha deciso di investire nel B2B e nel B2C, con procedure avanzate, motivo per cui il gestionale on demand sarà realmente utilizzato solo tra qualche tempo.

«L’ottica di sviluppo con cui abbiamo intrapreso questo cammino, prevede un intervallo più lungo rispetto a quello che avremmo dovuto affrontare con un pacchetto pronto – continua Bigazzi -. La sensazione è, però, positiva e siamo fiduciosi sul risultato, pur essendo coscienti del fatto che per entrare a regime, viste le nostre numerose esigenze, dovremo ancora attendere. Non diversamente da ogni azienda che lascia un programma vecchio e statico per accoglierne uno nuovo e in continua evoluzione, è naturale che insorgano alcune difficoltà in corso d’opera legate all’utilizzo del programma, ma il clima che si è instaurato con il fornitore è di confronto e disponibilità, per rendere efficiente e performante la gestione del nostro business».

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