Flash su (quasi) tutti i dispositivi mobile

Adobe spinge l’Open Screen Project per creare le condizioni per l’installazione e il supporto in hardware sulla maggior parte degli smartphone, grande assente Apple con l’iPhone.

Los Angeles, dal nostro inviato – Si sta per aprire a Los Angeles l’appuntamento per gli sviluppatori dedicato alle piattaforme software di casa Adobe, Max 2009.
 E la prima vera novità è legata alla nuova versione di Flash 10.1, il primo frutto tangibile dell’Open Screen Project che nei piani di Adobe dovrebbe portare all’accordo di installazione del player su tutti i sistemi operativi mobile: RIM, Google Android, Microsoft Windows Mobile, Symbian, Palm WebOS, con la possibilità di supporto diretto da parte dell’hardware del dispositivo.
Nel progetto sono infatti coinvolti i principali produttori di chip come ARM, Qualcomm, Nvidia, Intel.

L’idea alla base è di creare applicazioni che siano fruibili ovunque, svincolate dunque dal dispositivo a cui si collegano, sia esso uno smartphone, un MID, un netbook o altro.
Per ora si contano almeno 50 adesioni da parte delle aziende.

Video in alta definizione, contenuti ricchi di grafica anche tridimensionale, videogiochi, applicazioni di varia natura passeranno sempre di più per il Web, e Adobe scommette che il player utilizzato per la visualizzazione sarà proprio Flash, una sorta di standard de facto per la multimedialità come del resto è il formato PDF per i documenti.

Per ora l’unico grande assente è Apple con l’iPhone, mentre sarà Motorola ad inaugurare i dispositivi che supporteranno la nuova tecnologia, con uno smartphone basato su Android che sarà sul mercato a partire dal prossimo anno.

Dopo aver concluso lo scorso anno la tappa a Milano, Adobe Max è tornato di nuovo vicino a casa, Adobe ha infatti il quartier generale nella Silicon Valley a San Jose, e convoglierà nel Nokia Theatre di Los Angeles un gran numero di visitatori da tutto il mondo.

Passate in secondo piano le fiere generiche di settore, gli eventi organizzati dalle aziende, seppur meno frequenti rispetto a qualche anno fa, rimangono un appuntamento importante per chi cerca di creare attorno a sé un vero e proprio ecosistema basato sui propri prodotti.

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