Food / Con la gestione integrata delle informazioni di filiera, il gruppo alimentare governa i processi e ottimizza la logistica
Nato a Norcia più di 150 anni fa come laboratorio artigianale, Fiorucci (azienda di salumi e di gastronomia) ha ora dimensioni mondiali, essendo presente in 46 paesi attraverso 4 società controllate direttamente, 12 distributori e 29 importatori. Anche per questo motivo, il controllo della filiera diventa un aspetto fondamentale, così come il governo dei dati generati sia a monte che a valle della catena, per garantire tracciabilità dei prodotti e trasparenza di informazioni. «In passato, la tracciabilità dei processi avveniva su carta con le imprecisioni tipiche di tale pratica», afferma Claudio Lucantoni, direttore dei sistemi informativi del Gruppo Fiorucci. Occorreva, dunque, un Erp integrato, capace di garantire un puntuale monitoraggio. Fiorucci ha, quindi, deciso di adottare la soluzione di Sap, con una strategia di implementazione graduale, suddivisa in due step. Il primo ha riguardato l’informatizzazione dei processi amministrativo-contabili; il secondo si è focalizzato sui processi produttivi e distributivi. «Eravamo fiduciosi – spiega il manager – che, nel momento in cui avessimo affrontato l’informatizzazione di altre aree, avremmo potuto contare su funzionalità integrate, in grado di valorizzare in ottica di business il flusso informativo».
L’estensione alla produzione e alla logistica, poi, ha permesso a Fiorucci di automatizzare il processo di trasformazione, a partire dall’acquisto della materia prima. «L’entrata della merce viene gestita partendo dal nostro ordine – puntualizza Lucantoni -. La carne proveniente dai macelli esterni viene pesata dalle nostre bilance che trasferiscono al sistema l’informazione relativa al peso. Tale dato va ad aggiungersi a quelli del lotto di acquisto, come la data d’ingresso e la provenienza». I dati così tracciati vengono mantenuti e gestiti in Sap lungo tutte le fasi del processo produttivo, sia che questo avvenga all’interno, sia che venga commissionato in conto lavoro, a una delle consociate del gruppo, Cucina Facile.
La gestione del “calo peso”
Dopo le fasi di macinatura e insaccamento, i prodotti vengono posti su delle “arelle” (gabbie speciali che ospitano gli insaccati per la fase di stagionatura). Su queste è posto un tag Rfid sul quale vengono trasferite le informazioni rilevanti, registrate da Sap nel corso dei diversi cicli di lavorazione come, per esempio, l’origine della materia prima e la data di produzione. L’arella viene quindi pesata e l’informazione registrata nel sistema Erp, con l’associazione al tag. A fine stagionatura, quest’ultimo passa attraverso una postazione dedicata, ove avviene una nuova pesatura.
Il nuovo peso rilevato viene trasferito in Sap, per la cruciale operazione del calo peso, ovvero la variazione tra il prodotto stagionato e quello a inizio stagionatura. «Prima dell’introduzione di Sap – racconta il direttore dei sistemi -, le pesate e gli aggiustamenti inventariali erano realizzati manualmente con margini di errore che potevano portare, per esempio, a resi, causando notevoli diseconomie».
Il controllo a valle
I prodotti stagionati sono imballati in appositi pack sui quali viene posta un’etichetta barcode che riporta il tipo di prodotto, il lotto di provenienza, la data di scadenza. Da questo momento in poi vengono inviati al magazzino picking, dove sono conservati fino alla distribuzione. Ogni ordine viene associato a uno specifico lotto di produzione e in fase di prelievo sulla merce viene apposta un’etichetta che contiene i dettagli del cliente. «Al momento della spedizione, grazie a una pistola a radiofrequenza, viene rilevata l’etichetta del prodotto e quella del cliente – indica Lucantoni -. Questa informazione registrata in Sap ci consente di sapere a quale cliente è destinato ogni specifico lotto. Sappiamo esattamente anche la sua origine e da quale arella proviene, per rispondere tempestivamente nel momento in cui ci dovesse essere richiesta la tracciabilità di una particolare partita di prodotti».
Per una società che ha plant di stoccaggio distribuiti anche all’estero è fondamentale gestire i ricarichi di magazzino sapendo le quantità di prodotti venduti e lo stato di avanzamento del processo produttivo.
«Oggi la piattaforma Sap supporta oltre il 90% delle attività – conclude – e disponiamo di un ambiente comune che ci permette di controllare tutti gli stabilimenti e governare in maniera integrata i processi. Questo ha ridotto le attività manuali, aumentando le performance complessive dell’azienda e fornendo al mercato una garanzia assoluta su provenienza, rintracciabilità e qualità dei prodotti Fiorucci».





