Finanziaria 2008, il regime semplificato dei “minimi”

Sono state tempestivamente pubblicate in Gazzetta ufficiale le istruzioni ministeriali per l’applicazione del regime dei contribuenti minimi, introdotto dall’art. 1, commi da 96 a 117 della legge n. 244/2007 (Legge finanziaria 2008), peraltro già anticipate dall’Agenzia delle Entrate nello scorso mese di dicembre con la circolare n. 73/E.

Si tratta di un regime fiscale semplificato, applicabile dal 1° gennaio 2008 a persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che, nell’anno solare precedente, hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 30.000 euro, non hanno effettuato cessioni all’esportazione, non hanno sostenuto spese per dipendenti o collaboratori e, nel triennio solare precedente, non hanno effettuato acquisiti di beni strumentali di ammontare superiore a 15.000 euro.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze definisce i requisiti di accesso, i soggetti esclusi, le modalità di determinazione del reddito e di calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali, gli adempimenti richiesti dal nuovo regime e i casi di cessazione dello stesso.

Con la circolare n. 7/E dell’Agenzia delle Entrate, vengono dettati ulteriori chiarimenti operativi, attraverso le risposte ai numerosi quesiti formulati all’Agenzia da parte delle associazioni di categoria.

Un aspetto di notevole rilevanza, emerso nell’ambito delle risposte fornite dall’Agenzia, consiste nella possibilità di optare per il regime dei minimi anche successivamente all’emissione di fatture con addebito dell’Iva, che dovranno essere opportunamente rettificate, comunque prima di aver proceduto alle liquidazioni periodiche dell’imposta.

D.M. 2 gennaio 2008, G.U. 11 gennaio 2008, n. 9, Circolare 28 gennaio 2008 n. 7/E, Agenzia delle Entrate

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)