L’istituto per la promozione industriale ha presentato il progetto che come primo passo prevede la realizzazione del sito fashionnet.org
21 luglio 2004 Secondo alcune ricerche il made in Italy è uno dei comparti dell’industria italiana più arretrato dal punto di vista tecnologico. Una situazione molto pericolosa per chi deve fare fronte alla concorrenza internazionale. Per questo le aziende che fanno parte del sistema moda devono osservare con attenzione lo sviluppo del progetto Fashion Net presentato dall’Istituto per la promozione industriale nell’ambito del VI programma quadro di R&S.
Il progetto, ormai entrato nella sua fase esecutiva, si svilupperà nell’arco di 24 mesi e prevede la realizzazione di una serie di attività per promuovere il trasferimento di tecnologia e innovazione alle Pmi europee del sistema moda “inteso come il l’insieme dei settori tessile, abbigliamento cuoio e calzature, pelle e le connesse attività orizzontali (design, supply chain, ambiente).
Il progetto prevede la realizzazione di un’ampia gamma di attività, fra le quali rientra la messa in opera di una piattaforma informatica per la gestione delle informazioni, l’organizzazione di conferenze, la redazione di studi sull’utilizzo degli strumenti di intelligence economica e tecnologica, la diffusione di best practices (le esperienze migliori), l’organizzazione di workshop e iniziative di formazione mirate ad aumentare le conoscenze tecnologiche. Al progetto per l’Italia partecipano l’Istituto per la promozione industriale (www.ipi.it), l’Agenzia per la promozione della ricerca europea (www.apre.it), il Centro informazione tessile dell’Emilia-Romagna e Ttx- Tecnotessile- Società nazionale di ricerca tecnologica (www.tecnotex.it).
Il progetto che coinvolge otto Paesi ha già visto il varo del sito www.fashionnet.org, mentre a settembre è prevista l’organizzazione di una conferenza di apertura del progetto che si terrà a Madrid in concomitanza con Textilmoda.
