In un mondo sempre più connesso, anche gli eventi dal vivo stanno vivendo una trasformazione profonda. Che si tratti di immortalare un goal o consultare contenuti speciali in tempo reale durante un concerto, il pubblico di oggi si aspetta servizi digitali sempre più avanzati e integrati.
L’esperienza non si esaurisce più nel “qui e ora”: si svolge su due livelli, fisico e digitale. Le persone partecipano all’evento e, allo stesso tempo, condividono foto, video e contenuti sui social. Secondo una ricerca di Morning Consult (2024), in collaborazione con Verizon, il 62% degli spettatori scatta foto o registra video durante uno show, il 46% invia messaggi o effettua chiamate, il 37% condivide contenuti e il 36% naviga sui social media.
Parallelamente, cambiano anche le modalità di vivere e consumare l’evento: 4 spettatori su 5 usano wallet digitali per i pagamenti e uno su due considera essenziale la qualità della rete mobile per poterli effettuare — un dato in netta crescita rispetto a due anni fa.
Per rispondere a queste nuove esigenze, anche le infrastrutture di rete di stadi e palazzetti devono evolversi. Ma oggi la connessione da sola non basta: il pubblico pretende interazioni fluide, contenuti in alta definizione, acquisti rapidi e condivisioni istantanee. Un esempio emblematico è il concerto di Taylor Swift al Wembley Stadium del 17 agosto 2024: con circa 5,57 terabyte di dati mobili trasmessi, ha segnato un record assoluto per lo stadio londinese, superando il precedente primato — stabilito dalla stessa artista a giugno. Un volume di traffico sufficiente per ascoltare la sua discografia oltre 4.500 volte in streaming.
Il 5G come abilitatore di esperienze immersive
Per rispondere a queste nuove esigenze, servono infrastrutture tecnologiche all’altezza. Le reti Wi-Fi pubbliche non sono più sufficienti a sostenere il crescente carico di dati e le aspettative di un pubblico sempre più digitale. La risposta? Le reti 5G private, progettate su misura per offrire prestazioni elevate e continuità di servizio anche in contesti ad alta densità.
I vantaggi sono numerosi:
- Velocità elevate e latenza ridotta, per esperienze davvero in tempo reale.
- Connessioni simultanee stabili, anche con migliaia di dispositivi attivi.
- Sicurezza avanzata, con controllo dei dati e delle priorità di traffico.
- Scalabilità e ottimizzazione dei costi operativi, grazie alla gestione dinamica delle risorse.
Un trend in forte espansione a livello globale: secondo le stime, il mercato mondiale delle reti 5G private raggiungerà un valore di 36,08 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 47,5% nell’arco di otto anni.
Grazie a questa tipologia di rete stadi, arene e palazzetti possono trasformarsi in veri e propri hub digitali, offrendo esperienze potenziate e servizi all’avanguardia come:
- Ingressi rapidi attraverso il riconoscimento facciale (su base volontaria), per ridurre code e assembramenti.
- Pagamenti cashierless e percorsi d’acquisto smart, basati su tecnologie touchless.
- Monitoraggio dei flussi tramite AI, sensori e LiDAR (Light Detection and Ranging), per una gestione efficiente degli spazi.
- Sistemi di sicurezza real-time, per tutelare pubblico e operatori.
- Produzione e trasmissione di contenuti live in alta definizione, senza necessità di cablaggi.
Uno degli ambiti più promettenti per il 5G è la gestione intelligente del pubblico. Le soluzioni presenti sul mercato permettono agli organizzatori di monitorare in tempo reale gli spostamenti all’interno delle strutture, migliorando sicurezza e fruibilità dell’evento.
Grazie alla combinazione di sensori LiDAR, videocamere e heat mapping, è possibile, ad esempio, rilevare ed informare i partecipanti sui tempi di attesa per servizi igienici, punti ristoro e ingressi ma anche raccogliere spunti e dati per la pianificazione di eventi futuri.
Il tutto è reso possibile dal mobile edge computing (MEC), che insieme alla bassa latenza del 5G consente decisioni istantanee e un’esperienza più sicura e coinvolgente.
Dal Super Bowl alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: il 5G come eredità digitale

Se negli Stati Uniti il Super Bowl rappresenta una vetrina per l’innovazione tecnologica, come dimostrato dall’installazione di 511 apparati radio 5G UltraWideband e 155 in banda C al Caesars Superdome di New Orleans per garantire la copertura delle tribune, del retro stadio, delle suite, delle lounge, della tribuna stampa, delle aree della competizione e degli ingressi, anche altri eventi sportivi e di intrattenimento non possono esimersi dalla implementazione della rete di ultima generazione.
Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano un’occasione unica per applicare questa tecnologia in modo strategico e diffuso. Infatti, tra gli obiettivi infrastrutturali dell’evento, c’è il potenziamento delle reti a banda ultra larga e 5G, con particolare attenzione alle aree montane e periferiche del Nord Italia, storicamente meno coperte.
Ma il 5G non sarà solo al servizio delle competizioni sportive. La kermesse sarà affiancata da un ricco programma di appuntamenti collaterali: cerimonie ufficiali, concerti, spettacoli, fan zone e iniziative culturali tra Milano, Cortina, Livigno, Bormio e altri poli olimpici che attraverseranno tutta la penisola. Inoltre, secondo le previsioni di Unioncamere e ISNART, le Olimpiadi Milano-Cortina attireranno circa 513.000 arrivi, con un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del 2023, generando circa 1,8 milioni di presenze e una spesa turistica di 281 milioni di euro.
In questo contesto, risulta fondamentale garantire una gestione intelligente dei flussi all’interno delle strutture dove si svolgeranno i vari eventi, assicurando una connessione stabile e veloce, integrata con servizi digitali in tempo reale, per rispondere alle crescenti esigenze di spettatori, turisti e partecipanti.






