Inaugurato nei pressi di Como il primo primo centro mondiale dedicato alla stampa tessile nella sua totalità. Promozione e assitenza, ma anche ricerca e formazione gli obiettivi che intende raggiungere la società.
Tra i
numerosi settori industriali in cui il digitale sta portando una profonda
trasformazione c’è quello del tessile. In questo ambito, in Italia siamo
all’avanguarda: a livello mondiale la diffusione della stampa digitale nel
settore si attesta infatti attorno al 2,3% mentre nel nostro Paese è prossima
al 60%. Un risultato di tutto rispetto, che ha la sua punta di diamante nel
distretto tessile di Como.
Ed è
proprio in questa area particolarmente ricettiva che Epson, in partnership con
la società Fort.Ex, ha realizzato il Textile Solution Center. “Un’iniziativa attualmente unica nel suo
genere – precisa Massimo Pizzocri, Amministratore Delegato di Epson Italia
–. E’ infatti il primo centro mondiale
dedicato alla stampa tessile nella sua totalità. In pratica, si tratta di un
centro di ricerca, assistenza, formazione e promozione al servizio della stampa
tessile digitale su scala industriale. E’ quello che noi definiamo il Textile
3.0, la nuova generazione della stampa tessile”.
E un’iniziativa
come questa non poteva che nascere in un distretto “che da anni sta conoscendo una costante, seppur contenuta, crescita, in
controtendenza con l’andamento globale del tessile italiano – sottolinea
Pizzocri -. Un distretto che con la sua
forte propensione al digitale ha saputo contrastare la concorrenza delle
nazioni del Far East, mantenendo un’elevata competitività”.
Come è
facile supporre, all’interno del Textile
Solution Center (che sorge a Fino Mornasco, nei pressi di Como) si possono vedere all’opera le stampanti a getto
d’inchiostro che Epson indirizza al settore tessile. “La nuova iniziativa intende rappresentare un punto di riferimento per
tutta la filiera della stampa tessile – sostiene Pizzocri -, dalla preparazione dei tessuti alla stampa
stessa per arrivare alle tecnologie di asciugatura. In questo senso, chi opera
nel settore ha la possibilità di effettuare test all’interno di un reale ciclo
produttivo, ricreato nel centro stesso. E in tale attività è seguito da
personale altamente specializzato”.

“Ma questa è solo una parte dei nostri
obiettivi – enfatizza Pizzocri -. Un ruolo
che il Centro intende rivestire, progressivamente in modo sempre più
consistente, è infatti quello di luogo di formazione. In questo senso, sono
disponibili locali pensati per ospitare alunni cui offrire corsi di tipo
industriale, laboratori di stage o esperimenti. Quello che ci piacerebbe
ottenere è permettere alle scuole di sviluppare talenti nel mondo del digitale.
E stiamo già operando al fine di mettere a disposizione il Textile Solution
Center di alcuni istituti legati al mondo della moda”.

Ma la
possibilità di avere disposizione un reale ciclo produttivo basato sulle più
recenti tecnologie digitali potrebbe anche essere l’occasione per testare
tessuti o materiali innovativi o anche per mettere a punto applicazioni o
modalità operative in grado di portare innovazioni nella stampa industriale.
“E non è un caso – conclude Pizzocri – che un’azienda come Epson, che ha sede in
Giappone, abbia deciso di dar vita in Italia a un’iniziativa come il Textile Solution Center”.





