Emaze la pensa come Cisco

La tecnologia della società triestina è certificata per funzionare con il Network Admission Control.

Emaze Networks, azienda italiana di sicurezza, ha conseguito la certificazione Cisco Nac (Network Admission Control) per ipLegion, la propria piattaforma di monitoraggio e valutazione delle reti informatiche.

Il Nac, lo ricordiamo, è un’iniziativa di Cisco che vuole sfruttare la capacità di una rete di autenticare e autorizzare l’accesso di tutti i dispositivi, in ogni suo punto, scansionandone i livelli di vulnerabilità, valutandone le credenziali di sicurezza, attivando dinamicamente opportune aree di quarantena per quelli non conformi alle policy, e aggiornandone le configurazioni di sicurezza laddove necessario. Si tratta di operazioni che avvengono a livello di perimetro, cioè prima che ai sistemi sia concesso l’accesso alla rete aziendale.

La tecnologia Enac (Emaze Network Access Control) va nella stessa direzione: consente di gestire la connessione alla rete aziendale di utenti esterni (consulenti, fornitori e terze parti) con un grado elevato di controllo sia in fase di registrazione che di profilazione delle attività possibili. Lo fa appoggiandosi all’architettura Nac di Cisco.

Nel Centro di ricerca e sviluppo situato nell’Area Science Park di Trieste, Emaze ha sviluppato la piattaforma ipLegion le cui caratteristiche tecnologiche le hanno fatto conseguire la certificazione Nac2, ossia i requisiti stabiliti dalla seconda fase del programma, che estende le capacità di controllo sulle reti e i dispositivi wireless supportando il protocollo 802.1x e prevede la possibilità di interrogare anche terminali come stampanti e scanner.

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