Eito rivede al ribasso le stime di crescita dell’Ict europea nel 2001

Il mercato dovrebbe attestarsi sul 7%, contro il previsto 11%. L’Italia in controtendenza positiva, sia per quanto riguarda l’It che le Tlc.

Al generale clima di incertezza e di perdita degli orizzonti che si regista Oltreoceano e anche in Giappone in ambito Ict, fa riscontro una situazione europea meno grave, anche se meno florida del previsto. I mercati europei, tuttavia, mancano ancora di soluzioni relative all’e-business, all’Scm e al Crm, per cui il mercato ha ancora molto spazio per crescere. Inoltre, la banda larga, la cui carenza oggi rappresenta un ostacolo alla diffusione della net economy, sarà in seguito uno dei driver del mercato. Al momento il software e i servizi rappresentano il settore a più elevata crescita in Europa. Con queste prime considerazioni Bruno Lamborghini, presidente dell’Eito (European Information Technology Observatory) ha presentato i dati relativi alle previsioni di chiusura per l’anno in corso, precisando subito che “>le cifre sono state notevolmente ridimensionate rispetto a qualche mese fa”.


Infatti la crescita del mercato Ict dell’Europa Occidentale dovrebbe aggirarsi a fine anno intorno al 7% e non più all’11% come previsto in primavera, con un calo, quindi, di oltre un terzo. Il fallimento di molte dotcom, i forti costi per le licenze dell’Umts che hanno rallentato gli investimenti dei carrier, la scarsa propensione del mercato verso Asp emarketplace e una situazione generale di skill shortage sono tra i fattori negativi che secondo Lamborghini hanno limitato lo sviluppo del mercato sul Vecchio Continente. “Ma non dobbiamo parlare di crisi piuttosto di un rallentamento” ha precisato il presidente dell’Eito, che ha sottolineato come ci siano anche molti fattori trainanti.


Dall’euforia e poi delusione delle dotcom si è passati a un approccio più concreto verso l’e-business, grazie ai progetti avviati dalle cosiddette “bricks and mortar”, oggi ridefinite dotcorp. Inoltre, l’integrazione dei servizi si sta muovendo dal back office al front office, la banda larga si preannuncia un valido alleato alla diffusione di Internet e delle applicazioni, mentre i servizi multimediali e i programmi di e-government, soprattutto a livello della Pubblica amministrazione locale, stanno spingendo le aziende a dotarsi di tecnologie Web.


Ritornando ai dati, l’Europa Occidentale dovrebbe crescere in media nell’It del 7,5% nel 2001 e dell’8,6% nel 2002, contro rispettivamente un 5% e un 6% degli Usa e una media mondiale del 6,2% (2001) e 7% (2002).


In base alle nuove previsioni, l’Italia dovrebbe cavarsela meglio degli altri Paesi del Vecchio Continente. La crescita europea sarà comunque superiore a quelle del mercato Usa e giapponese, ma ridimensiona le previsioni effettuate nel primo semestre dell’anno, a causa del peggioramento manifestatosi in particolare a partire dalla metà dell’anno in corso e chiaramente evidenziato dal calo della domanda di apparati di telecomunicazione e di componenti elettronici. Secondo Lamborghini il rallentamento è dovuto a fattori generali come il progressivo peggioramento dell’economia europea e al clima di preoccupazione dovuto alla situazione internazionale in corso, ma ci sono anche fattori endogeni, come una certa saturazione della domanda di telefoni cellulari, di computer e hardware in generale, che ha riguardato tutti i mercati europei, con maggiori contraccolpi in quelli più avanzati come la Germania.


Il nostro Paese, rispetto ai dati medi europei, sembra essere in relativa controtendenza, perché presenta per il 2001 una stima di crescita superiore alla media europea, sia nel mercato dell’informatica (+9,3%), sia nelle telecomunicazioni (+7,5%). In particolare l’hardware informatico è previsto crescere del 6,6%, il software e servizi dell’11,8%, le telecomunicazioni del 4% e del 9,2% i servizi di telecomunicazione. In Italia ci sono, infatti, ancora ampi spazi per la diffusione di Internet e delle tecnologie informatiche nelle piccole e medie imprese, nella Pubblica amministrazione e nelle famiglie, ma la ripresa è subordinata, secondo l’analisi Eito, all’avverarsi di alcuni fattori.


In primo luogo, bisognerà favorire la diffusione delle applicazioni di Internet nell’area e-business perché possono avere effetti rilevanti in termini di miglioramento della produttività e competitività delle imprese, che dovranno però accelerare la riorganizzazione attorno alla rete valutando attentamente gli investimenti nelle reti, nei prodotti e nei servizi per garantire i necessari ritorni. Inoltre, l’offerta di informatica, più che sulla diffusione dei prodotti, dovrebbe concentrarsi sul compito di integrare tecnologie e servizi, per assicurare alle imprese e ai consumatori un reale aumento di efficacia ed efficienza. In terzo luogo, vanno privilegiati i servizi business-to-business (B2B) su Internet, soprattutto per migliorare le relazioni con partner e clienti.


Da ultima, ma non meno importante, sarà la capacità degli operatori di Tlc nel realizzare nuovi servizi a valore aggiunto che rendano utile e conveniente passare all’uso delle tecnologie a banda larga (Adsl, Gprs, prospettiva fibra ottica e Umts).

Per visualizzare la tabella con i dati sulla crescita del mercato It europeo per Paese,cliccare qui.

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