E-commerce: poche imprese vendono online

L’indagine di Casaleggio associati stima una crescita del 42%. E il turismo rimane il settore principale

Trainato dal turismo che mette a segno una crescita del 60%, l’Eldorado
latente dell’e-commerce, come lo definisce la ricerca di Casaleggio associati
realizzata per conto di Expedia.it, vede salire i ricavi del 42%. 2,9 miliardi è
il totale del commercio online italiano (135 quello europeo), una cifra frutto
dell’esame di 2.251 aziende che vendono online in Italia è che è la stessa che
il Politecnico di Milano nel suo osservatorio indicava come fatturato per il
2005 dell’e-commerce.




Comunque sia una crescita così ampia, secondo
Gianroberto Casaleggio, presidente della società che ha effettuato la ricerca,
non ci permette di ridurre il divario con i principali Paesi anche perché
è ancora basso il numero delle imprese che vendono online
. In gran Bretagna sono circa 130 mila mentre in Italia sono meno di un decimo.

Il turismo vale
1,5 miliardi di euro seguito dall’elettronica
di consumo con 518 milioni di euro, dal tempo libero con 437 milioni,
dalle assicurazioni con 380 milioni, alimentare (165 milioni), editoria (105 milioni),
moda (75 milioni) arredamento (19 milioni) salute e bellezza (13 milioni).




Per quanto riguarda i pagamenti la carta di
credito
inquieta sempre meno i navigatori italiani che ormai la usano nel 62% dei
casi. Il contrassegno vale il 24%, il bonifico il 12%, Paypal il 2% e Carta facile
che ha meno dell’1%. L’utilizzo della carta di credito si abbina
frequentemente a uno scontrino più alti rispetto alla media degli acquisti. I
rivenditori online considerano gli strumenti promozionali (per esempio il
keyword advertising) fondamentali driver esterni per la crescita. Importanti
sono anche la connettività, logistica e imetodi di pagamento mentre in ultimo ci
sono gli strumenti di certificazione dei negozi. Fra i driver interni c’è invece
la maggiore dimestichezza con gli acquisti online, l’acquisizione di nuovi
clienti, le vendite verso l’estero, l’integrazione con il mercato off line e la
personalizzazione di massa dei prodotti venduti che è l’obiettivo di un quarto
delle aziende italiane che vendono online.

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