La Rete è vista come una fonte primaria per la ricerca e la scelta, ma solo il 30% acquista on line. L’analisi della School of Management del Politecnico.
dicembre 2008 Oltre sei miliardi di fatturato (sette se contiamo gli acquisti italiani su siti esteri), sei milioni di clienti e 18,9 milioni di ordini (+21%), ecco la fotografia del commercio elettronico in Italia, come emerge dal report annuale della School of Management del Politecnico di Milano, che delinea un settore ancora in crescita, anche se un poco rallentata rispetto all’andamento dell’anno scorso (23%).
Un mercato trainato dal turismo, che svetta in testa alle preferenze degli italiani: capofila del comparto servizi che vale il 70% degli acquisti on line, i viaggi totalizzano 3,4 miliardi di fatturato con un aumento del 28% rispetto al 2007 e i viaggi low cost che pesano per il 90% delle vendite. In forte crescita anche i prodotti informatici che valgono il 40% in più degli ordini, ottimi risultati le assicurazioni, che hanno visto il debutto di 120 nuovi player (+20%). La vera sorpresa arriva però dall’abbigliamento che sale del 43%.
A questi numeri va aggiunta una nota importante: ben18 milioni di italiani usano la rete per trovare informazioni sui prodotti, ma solo sei milioni acquistano; un terzo rispetto ai francesi e un quarto rispetto a inglesi e tedeschi. Numeri che si riflettono anche sulla spesa media annuale che in Italia è di circa novecento euro inferiore del 15-20% rispetto a Germania e Francia e meno di un terzo rispetto agli inglesi. I sei miliardi di euro di acquisti, inoltre, valgono solo l’1% del totale del commercio contro il 6-7% dell’Europa.
“Il problema – afferma Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico – è che in Italia si è creato un circolo vizioso difficile da scardinare: vi sono pochi web shopper in quanto l’offerta on line è deficitaria e nel contempo gli operatori del commercio più affermati sono restii ad andare on line perché ritengono la domanda ancora immatura e numericamente non significativa”.
Ma quindi che fare per far partire questo settore con maggiore decisione? “In primo luogo è decisivo che la distribuzione moderna giochi seriamente la partita del commercio elettronico. Senza distribuzione moderna, come dimostrano anche le esperienze straniere, non si colgono almeno due obiettivi primari: la crescita di fiducia del consumatore verso l’e-commerce e la capacità di sfruttare le sinergie tra il canale fisico e quello on line. I consumatori sarebbero i primi a sentire gli effetti positivi dell’arrivo della distribuzione, ma tali effetti si distribuirebbero di riflesso al mercato. In secondo luogo, per tutte le categorie merceologiche del made in Italy, occorre puntare sui consumatori stranieri. Non è un caso che i comparti con i più alti tassi di crescita in questi ultimi anni siano proprio il turismo e l’abbigliamento che hanno una significativa componente di vendite fuori dall’Italia”.
Ma vediamo invece che opinione ha ricavato chi ha utilizzato il sistema di acquisto on line e quali sistemi di pagamento ha utilizzato. Mediamente, il livello di soddisfazione da parte degli utenti sembra piuttosto alto, sia per quanto riguarda i prodotti acquistati, sia relativamente ai siti e ai metodi di pagamento.
Per sfatare il mito della diffidenza riguardo i sistemi di pagamento on line, è interessante la ricerca che il Consorzio Netcomm ha realizzato con GfK Eurisko, da cui emerge che il 69% dei consumatori intervistati ha pagato l’ultimo acquisto on line con strumenti di pagamento elettronico come carta di credito (27%), carta prepagata (27%), Paypal (14%) e Pagobancomat (2%).
Hanno pagato con strumenti off line il 27%: in contrassegno il 13%, con bonifico bancario l’8%, bollettino postale il 5%, carta di credito off line il 2%, altre modalità il 4%.
I metodi di pagamento più usati
I metodi di pagamento sicuri sono rintracciabili.
Il bonifico bancario, la carta di credito, il conto corrente postale e il contrassegno sono metodi di pagamento sicuri.
Un elevato livello di protezione viene garantito anche dai servizi di pagamento on line come PayPal o da quelli di deposito a garanzia.
La ricarica di carte prepagate (Postepay, Kalibra, etc.), i servizi di trasferimento contanti come Western Union o Moneygram e l’invio di denaro per posta, invece, non sono i metodi di pagamento adatti all’e-commerce in quanto non sempre offrono tracciabilità e, di conseguenza, non garantiscono standard di sicurezza adeguati.
Carte di credito e/o prepagate
Sono i metodi di pagamento on line più diffusi.
Il pagamento con carta di credito e/o carta prepagata prevede che il cliente venga reindirizzato alla pagina sicura dell’istituto di credito scelto dall’esercente per verificare e processare la transazione.
Solo giunto sul server sicuro dell’istituto di credito l’utente inserisce gli estremi della propria carta di credito (numero della carta, nome e cognome del titolare della carta, scadenza e CVV2). La banca dell’esercente avvia una procedura di verifica e accredito simile a quella seguita dai POS installati presso molti negozi. Il vantaggio maggiore nell’utilizzo di questi metodi di pagamento è l’immediatezza.
È opportuno inoltre che il fornitore on line preveda il ricorso ad un intermediario autorizzato (banche, istituzioni finanziarie, Payment Gateway), dotato di certificazione di sicurezza che protegga i dati trasmessi nel corso della transazione e non li condivida con l’esercente.
Va precisato che l’utilizzo corretto di una carta prepagata è limitato al pagamento di acquisti presso esercizi commerciali o Internet e agli altri impieghi che prevedono un’interfaccia certa come ricettrice del denaro e dei propri dati.
La ricarica della carta prepagata non è un mezzo di incasso, in quanto obbliga il venditore a rivelare i propri dati finanziari a sconosciuti. Il trasferimento di denaro tramite la ricarica di carte prepagate dovrebbe pertanto avvenire solo quando l’identità delle parti è nota.
PayPal
È un metodo sicuro e sempre più diffuso per pagare e farsi pagare on line.
La sicurezza è data dal fatto che, con PayPal, acquirente e venditore non scambiano tra loro informazioni finanziarie, ma soltanto i rispettivi indirizzi e-mail.
Inoltre, le transazioni e i dati degli utenti sono protetti da tecnologie antifrode proprietarie e dalla crittografia automatica delle informazioni riservate.
L’acquirente può ricaricare il proprio conto PayPal con un semplice bonifico dal conto corrente oppure associare al conto PayPal la propria carta di credito o prepagata.
Pagare on line diventa così molto comodo: nessun modulo da compilare a ogni acquisto, basta inserire l’indirizzo e-mail e la password PayPal. E le informazioni restano riservate.
Il venditore riceve i pagamenti sul proprio conto PayPal e può scegliere se trasferire i fondi sulla propria carta, sul conto corrente oppure utilizzarli per acquisti con PayPal. PayPal è disponibile in 190 Paesi nel mondo.
Bonifico bancario
Eì un metodo sicuro e molto utilizzato da chi ha poca confidenza con la carta di credito. Tutto ciò anche grazie alla possibilità, ora offerta da molte banche, di effettuare bonifici direttamente on line, in molti casi senza spese.
Il funzionamento è semplice, al perfezionamento della transazione il sito dell’esercente comunica gli estremi bancari ai quali effettuare il bonifico per l’ammontare della merce.
Al ricevimento del bonifico (o della ricevuta inviata dal consumatore) l’esercente invia la merce.
L’unico limite di questo metodo di pagamento è costituito dai tempi tecnici di effettuazione del bonifico e ricezione del denaro.
BANKPASS Web
La soluzione offerta dalle banche italiane a tutti i loro clienti permette agli esercenti di gestire le transazioni on line senza temere il rischio di frodi.
In modo semplice è possibile utilizzare le carte di pagamento (carte di credito e PagoBANCOMAT) inserendole in un portafoglio elettronico: per ogni acquisto basterà inserire i codici che verranno consegnati al momento dell’adesione al servizio.
Contrassegno
Potrebbe essere un ottimo strumento di supporto ad altri metodi di pagamento on line, utilizzato soprattutto da chi ha poca fiducia nella carta di credito o nel bonifico bancario e desidera pagare al momento della consegna della merce.
Questo metodo di pagamento però potrebbe avere qualche limite: al momento della consegna bisogna essere presenti e avere i soldi in casa. Anche i tempi di incasso per il venditore possono essere abbastanza lunghi.
Servizio di deposito a garanzia
è consigliato per acquisti di grande valore in quanto permette all’acquirente di visionare l’oggetto prima di autorizzare il pagamento che risulta quindi garantito.
Il pagamento (si può pagare tramite carta di credito, bonifico bancario, assegno) viene trattenuto dalla società che svolge il servizio ed inviato al venditore solo dopo l’avvenuta ricezione dell’oggetto da parte del compratore.
Fra le aziende di deposito a garanzia più note si segnalano
Escrow Europa,
iloxx SafeTrade,
Triple Deal,
Pro Fiducia Treuhand AG.





