I chip dual core aumentano la potenza ottimizzando il consumo energetico. Per trarne vantaggio, ci vogliono software ad hoc e compiti multitasking
L’industria dei processori per computer è ormai oltre la metà del guado nel passaggio dalle architetture a core singolo a quelle multi core. Attualmente siamo nella fase del dual core, ormai approdato su server, pc e worksation, ma la tecnologia è già pronta per i quattro motori, che arriveranno a partire dalla fine del 2006, e per gli otto, attesi nel 2008. Sebbene l’innovazione possa sembrare una “forzatura” per spingere il rinnovamento dei sistemi, i chip multi core apportano alcuni vantaggi, in primis un miglior rapporto tra le prestazioni e il consumo energetico.
Allo stato attuale, i processori multi core rappresentano il mezzo più comodo per aumentare la potenza elaborativa. Si tratta di aggiungere un secondo core identico al primo, operante alla stessa frequenza. In questo modo, almeno in teoria, si ottiene il doppio della potenza di calcolo riducendo però, a parità di potenza, i consumi. Mentre l’aumento di clock, infatti, ha una forte ripercussione sui consumi e sul calore generato (si può dire che a un raddoppio di frequenza corrisponda un triplo consumo), con la tecnologia dual core la proporzione si mantiene diretta: doppia potenza elaborativa significa doppia potenza assorbita.
Tuttavia, per sfruttare la potenza elaborativa generata dal doppio cuore è necessario che il software sia ottimizzato (il massimo sfruttamento si ottiene se i due core sono sempre tenuti al lavoro al 100%). Inoltre, il vantaggio prestazionale dipende dal tipo di compito che la macchina deve svolgere (multitask o monotask).
Sui server, che in genere eseguono un gran numero di task brevi, il dual core apporta vantaggi perché permette di ridurre i tempi di latenza tra un compito e l’altro, dato che con buona probabilità uno dei due motori è parzialmente scarico e, quindi, pronto per una nuova richiesta. In questo modo, i client attendono meno per la risposta.
Con il passaggio dai due ai quattro core, non è scontato che si confermi il vantaggioso rapporto prestazioni/consumo energetico. L’avanzata tecnologica sembra però inarrestabile. Intel ha annunciato che sta accelerando l’introduzione di un processore quad core, in codice Kentsfield, atteso ora nel quarto trimestre. Si tratterà di due Core 2 Duo riuniti insieme sullo stesso chip. Amd metterà in produzione il prossimo anno il proprio motore 4×4.
Entrambi i prodotti consumeranno e probabilmente riscalderanno di più degli attuali dual core. Si dovrà tenerne conto, soprattutto nel caso di armadi e chassis per server densamente popolati e, anche, in relazione alla progressiva diffusione della virtualizzazione sui sistemi multicore, che tende a far sfruttare al massimo il potere elaborativo delle macchine, facendole consumare e riscaldare di più.





