Presentato agli sviluppatori l’ultimo step evolutivo del nuovo sistema operativo di Microsoft. Non mancano perplessita sulle reali capacit` cross-platform, mentre l’azienda lascia intendere una probabile revisione dei futuri piani di sviluppo degli Os.
La seconda beta di Windows Xp è stata presentata da Microsoft
all’annuale conferenza degli sviluppatori WinHec. Il prodotto
potrebbe avere una rilevanza superiore a quanto ipotizzabile in un
primo tempo, poiché, stando a quanto anticipato dal product manager
Greg Sullivan, esso potrebbe rimpiazzare tutti i precedenti ambienti
rilasciati dalla casa di Bill Gates. Secondo l’ultima roadmap, si
comincerà, entro fine anno, con la Home Edition, che dovrebbe
sostituire l’attuale Millennium Edition. Nella prima parte del 2002,
toccherà poi a una versione a 64 bit per terminali client collegati a
server a 64 bit. A ruota arriveranno la versione embedded e i
componenti server-based dell’Os.
Secondo Sullivan, Windows Xp Professional sarà la naturale evoluzione
di Windows 2000 e, dunque, per gli utenti si prepara un nuovo "salto"
di ambiente, anche se quelli precedenti dovrebbero essere supportati
ancora per un po’.
Dietro questo programma si cela l’intenzione di Microsoft di poter
proporre un’unica tipologia di sistema operativo, con un kernel
Nt-based, per ogni genere di dispositivo hardware. Il costruttore
sembra voler promettere una maggiore semplicità nell’implementazione
degli ambienti informatici a ogni livello. A titolo di esempio, gli
utenti che si muoveranno da una Lan wireless 802.11 a un’altra
saranno riconosciuti più velocemente, se entrambe le reti gireranno
sotto Xp. Migliori dovrebbero essere le cose anche sul fronte del
supporto, grazie alla funzione "shared desktop", che consente a un
utente di manipolare un altro computer via Internet, così da
agevolare l’assistenza remota.
Un altro executive di Microsoft, il senior vicepresident Brian
Valentine, ha anticipato che la versione Data Center e Advanced
Server di Windows Xp saranno posizionate sulla fascia alta del
mercato, mentre quella standard si rivolgerà soprattutto alle piccole
e medie imprese. A esse si aggiungerà un’edizione "Web blade", per
produrre e gestire pagine Html. In sostanza, si avranno quattro
versioni del sistema operativo, contro le tre dell’attuale Windows
2000 (Desktop, Advanced e Data Center). Nuovi target saranno i server
che agiscono da front end alle applicazioni Web e le piccole realtà
"poco gestite", per le quali saranno proposte funzioni di set up e
gestione più semplici.
Esaminando la seconda beta di Windows Xp, è però venuta alla luce
anche la questione delle capacità cross platform dell’ambiente.
Microsoft, in particolare, appare ancora indecisa sulle modalità di
integrazione del Common Language Runtime (Clr) nel sistema operativo.
Questo elemento dovrebbe consentire a linguaggi non Microsoft di
accedere all’ambiente. Ma il livello di supporto del linguaggio pare
ancora in via di definizione, soprattutto per questioni di tempo,
visto che già la beta 2 è in ritardo. Al momento, sembra probabile
che il rilascio definitivo dell’ambiente coincida con il prossimo
Natale.





