Un capolavoro di sparatutto: grafica e sonoro ottimi per un’esperienza totale
novembre 2004 Siamo di fronte a un pezzo di storia. La società
ID si ripete in un altro capolavoro nel mondo dei videogame.
Dopo aver inventato il genere degli sparatutto in single player con Wolfenstein
3D e i primi due Doom, e dopo averlo rivoluzionato con Quake III Arena e il
suo multiplayer, i programmatori di ID tornano a rinnovare tutti gli schemi
di gioco con questo Doom 3 (prezzo: 49 euro).

Noi siamo un marine (a cui daremo noi un nome), che è stato chiamato
su Marte, a sostituire il posto lasciato vuoto dalla misteriosa sparizione di
un nostro commilitone.
L’inizio del gioco ci presenta quindi un ambiente relativamente tranquillo
e accogliente, ogni tanto però, sentiamo qualche strana voce di corridoio
su mostri e fantasmi.
Così, ci troviamo a girare per laboratori e corridoi in cerca della
prima missione, e di informazioni più o meno utili sul pianeta rosso.
Finiti i giri di informazione ecco la nostra missione: andare a cercare uno
scienziato misteriosamente scomparso.
Trovare lo scienziato ci risulterà abbastanza facile e soprattutto troppo
tranquillo, ma quando riusciremo a risolvere questa missione, cominceranno i
guai seri. Infatti dopo alcuni cali di tensione della corrente e qualche esplosione,
verremo catapultati negli stessi laboratori di prima, solo infestati da zombie,
ragni, demoni e mostri vari e da questo momento in poi, di colpi da sparare
e di difficoltà da superare ne avremo veramente tante.
Tutti i mostri presenti hanno le loro caratteristiche, gli zombie lenti e rumorosi,
si fanno scoprire abbastanza facilmente, i soldati posseduti invece hanno più
occhio strategico, i ragni sbucano all’improvviso in quantità industriali
e i demoni fanno le loro entrate in grande stile preannunciati da fiamme fulmini
e simboli magici.
In Doom 3, dopo i primi minuti di gioco, a farla da padrone saranno, paura,
tensione, paranoia, anche potendo salvare in ogni momento di gioco, la paura
di girare un angolo o di aprire una porta è sempre elevata. Perché
nascosti nel buio potremmo trovare zombie o demoni pronti a farci la pelle nel
peggiore dei modi.
L’atmosfera horror che permea tutto il gioco è fantastica e ci
catturerà completamente. A creare questa malsana atmosfera, oltre ad
una grafica che fa gridare al miracolo, sono gli effetti sonori e le strutture
dei complessi livelli.
Per tutta la durata del gioco raramente sentiremo qualche musica, ma saremo
sempre tormentati da cigolii, rumori improvvisi, urla, luci che saltano all’improvviso.
I vari livelli presentano parecchie zone d’ombra che possono celare qualsiasi
cosa, da preziose munizioni a mostri terribili, e sono costruiti in modo da
sembrare claustrofobici, anche se sarà difficile perdersi. Possono sembrare
le solite banalità da prodotto horror, ma assicuriamo che funzionano
benissimo!
Tutto questo, soprattutto le numerose parti in ombra, danno al game-play uno
stile nuovo per gli sparatutto, infatti essendo indispensabile esplorare tutte
le parti di un livello per poter continuare senza problemi (munizioni e rifornimenti
scarseggiano soprattutto ai livelli più alti del gioco) dovremmo ricorrere
spesso all’uso della torcia e all’esplorazione palmo a palmo dell’area
di gioco, tutte azioni più da survival horror (tipo Resident Evil) che
da sparatutto.
Tornando su aspetti più tecnici, ribadiamo che la grafica è spettacolare:
tutte le stanze, le persone, i mostri hanno un livello di dettaglio elevatissimo,
che per fortuna può essere goduto anche con PC di fascia media. Con dettaglio
elevatissimo, intendiamo, che se ci avviciniamo ad un monitor di qualche macchinario,
possiamo leggere cosa c’è scritto e anche interagire con lo stesso,
che le pareti delle varie locazioni presentano irregolarità e non sono
il classico muro tutto uguale.
I nemici hanno reazioni differenti, in base a dove o con cosa li colpiamo,
moriranno più o meno velocemente e gli schizzi di sangue seguiranno le
traiettorie dei nostri colpi. I nemici hanno buona intelligenza artificiale,
che gli consentirà di nascondersi, di inseguirci, di tendere agguati.
Il sonoro, più che da musiche è composto da effetti sonori: rumori,
urla, tonfi sono in grado di farci saltare sulla sedia anche nei momenti che
si pensano più tranquilli di gioco, e con un buon impianto, anche un
4.1 e con una scheda audio anche di fascia media, ci sembrerà di essere
davvero in quell’inferno di Marte.
I controlli, classici predefiniti di uno sparatutto, si apprendono facilmente,
grazie anche alle prime facili fasi di gioco, e consentono di fare stragi di
mostri in maniera veloce ed efficace senza troppi sforzi. A patto di avere una
buona mira. Un gioco consigliato a tutti gli appassionati di videogame, vecchi
e nuovi, esperti e non e anche appassionati di altri generi.
I trucchi del gioco: le armi
Premete [Ctrl]+[Alt]+[\] per far apparire la console dei comandi:
give berserk: modalità Berserk (con un pugno uccidete tutti)
give weapon_bfg: BFG
give weapon_chaingun: Chaingun
give weapon_chainsaw: Chainsaw
give weapon_rocketlauncher: Lanciamissili
give weapon_plasmagun: Plasmagun
give weapon_shotgun: Shotgun
give weapon_machinegun: Machinegun
I comandi
pm_thirdperson 1: visuale in terza persona
pm_thirdperson 0: disabilita la visuale
give all: Tutte le armi con munizioni
kill: Suicidarsi
pm_crouchspeed ###: Inserite un valore per la velocità quando siete accovacciati
pm_runspeed ###: Inserite un valore (sino a tre cifre) per la velocità
quando correte
pm_walkspeed ###: Inserite un valore per la velocità quando camminate
pm_noclipspeed ###: Inserite un valore per la velocità se è abilitato
il codice “noclip”
pm_jumpheight ###: Potenza del salto
com_showfps 1: Visualizza il frame rate
com_showfps 0: Disabilita il frame rate
freeze #: Blocca i nemici per # secondi (funziona nella modalità developer)





