Si chiama così, futuro@alfemminile, una iniziativa di Microsoft, Hp, Intel e Accenture, per favorire la diffusione della consapevolezza che la tecnologia può aiutare le donne. Anche sul lavoro
Tema ostico, di questi tempi, le “quote rosa”. Ma a Smau
si è parlato anche di questo, se pure in chiave tecnologica.
Tra gli
organizzatori del convegno “Un computer per tutte”, promosso da Donna Moderna,
c’è anche futuro@alfemminile,una
iniziativa nata in Microsoft, condivisa da Accenture, Hp e Intel e patrocinata
dal ministero per le Pari Opportunità con l’obiettivo di diffondere la
consapevolezza che la tecnologia può essere un potente alleato delle
donne.
Ne abbiamo parlato con Roberta Cocco, responsabile marketing e
comunicazione di Microsoft: “Nel mondo del lavoro ci sono troppe poche donne
in posti di rilievo. Le barriere sono reali, il famoso soffitto di cristallo
esiste ancora“.
Manca da parte delle donne la consapevolezza di non
essere biologicamente inadatte alla materia.
“C’è un paradosso –
presegue Roberta Cocco – che è importante evidenziare. In molte aziende, per
lo più in quelle americane sempre piuttosto attente alla tutela della
“diversity”, si è da tempo introdotto il principio delle quote rosa, vale a dire
la percentuale di assunzioni al femminile obbligatorie nel corso dell’anno.
Obbligatorie, per altro, in tutte le filiali. Ora, per quanto riguarda il nostro
Paese, ci sono sempre enormi difficoltà a soddisfare questo obbligo, perché
mancano le professionalità“.
Un paradosso che secondo Cocco è
confermato anche da alcuni studi condotti da Adecco: “Anche le aziende
italiane cominciano a sentire come limite la presenza in azienda di poche donne
in ruoli di responsabilità. Ma laddove c’è la richiesta, mancano le risorse per
soddisfarla“.
E in questo contesto come si colloca futuro@lfemminile? “E’ un progetto di
responsabilità sociale. Un progetto, tengo a precisare, non semplicemente una
buona idea. Si sviluppa per ora nell’arco di tre anni su quattro tematiche:
Donne e studio, Donne e lavoro, Donne e vita quotidiana, Donne in azienda. Per
ciascuna di esse si realizzano progetti con l’obiettivo di comunicare alle
donne la potenzialità delle tecnologie“.
Nel mondo delle imprese, ad
esempio, il progetto offre alle ragazze che si laureano in discipline
tecnico-scientifiche la possibilità di partecipare a giornate di mentorship in
azienda.






CRESCITA SOSTENIBILE E DURATURA DELE PMI MADE IN ITALY
Considerazioni
Una delle leve strategiche per la crescita è l’Internazionalizzazione delle imprese, opzione per un futuro competitivo e globale.
Purtuttavia le piccole e medie imprese MADE IN ITALY esportano il 29%, negli altri Paesi 50%; spesso escludono l’export nei Paesi ad alto valore commerciale a causa di scarse massa critica e disponibilità finanziarie. La loro alleanza consentirebbe di recuperare produzione, fatturato e posti di lavoro con benefici per ampliamento e diversificazione dell’offerta, aumento della massa critica, maggiori economie di scala, minori costi finanziari, frazionamento e conseguente sostenibilità dei costi logistici e di comunicazione.
Di seguito una delle modalità operative per conseguire gli obiettivi
Seguito attività promozionale, Imprese MADE IN ITALY si alleano e delegano alla Struttura Coordinatrice-Organizzatrice:
– la quantificazione della capacità produttiva di ciascuna Impresa (autonoma se autofinanziata e potenziale se finanziata) ed i Paesi residuali dove non esportano;
– la redazione dello statuto della società concessionaria, che prevederà fra l’altro: quote paritetiche, ingresso aperto ad altri soci, esclusiva per i Paesi residuali ad alto valore commerciale, percentuale sul fatturato, un Indipendente amministratore e coordinatore di Managers esperti di Mercati ad alto valore commerciale e relativa logistica, assistenza finanziaria se richiesta; formazione dei Giovani sul campo in affiancamento ai Managers.
Settori merceologici più interessanti per i Mercati esteri: filiera agroalimentare, moda, design.
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Angelo Iaselli anni 83. Divulgazione autorizzata a nome della/del Ricevente; scrivere per chiarimenti a zero costi o per cancellare a: a.iaselli@angeloiaselli.it