Una ricerca sponsorizzata da Emc dimostra che i responsabili It di molte aziende hanno idee poco chiare in materia di architetture di business continuity.
14 luglio
La salvaguardia dei dati aziendali da eventi disastrosi è un argomento che trova impreparate un gran numero di aziende statunitensi.
Questo è quanto risulta da uno studio realizzato dalla società di consulenza e ricerche di mercato RoperAsw, che ha intervistato 274 manager di aziende e organizzazioni di grandi dimensioni statunitensi, rilevando come la visione dei responsabili delle aree business e Information Technology riguardo alle strutture di disaster recovery sia molto varia e, in generale, pericolosamente inadeguata.
La ricerca, sponsorizzata da Emc, dimostra infatti che solo il 14 % dei senior business executive (inclusi responsabili finanziari e amministratori delegati) percepisce lalta vulnerabilità dei dati aziendali nei confronti di un disastro, contro un più nutrito 52 % dei responsabili di pari grado (in questo caso comprende i responsabili anziani delle unità business e chief information officer) dellarea It.
Notevoli differenze di opinione si registrano anche sulla tempistica necessaria a ripristinare la normale operatività dellazienda dopo un disastro: solo per il 9 % dei responsabili business ritiene che siano necessari almeno tre giorni prima di riprendere le tradizionali attività, contro il 23% dei responsabili It.
I responsabili di Emc sottolineano che per molti clienti dellazienda limpegno di maggior rilievo non consiste nelleffettuare il backup dei dati, ma nella possibilità di salvare e ripristinare le operazioni in tempi ridotti. Una delle ragioni per cui i tempi di recupero possono allungarsi è che la maggior parte delle aziende si affida ancora principalmente ai sistemi di backup su nastro per ripristinare le operazioni; i sistemi disk-based sono in grado di abbreviare tali tempistiche, ma risultano tuttora più costosi.
E da ricordare come il settore del Disaster recovery stia comunque registrando una decisa crescita negli ultimi tempi, a dispetto della situazione particolarmente delicata del mercato It globale.
Lo scorso anno, una ricerca della società Idc affermava che il valore del mercato dei servizi di backup sarebbe cresciuto dai 3 miliardi di dollari del 2001 a 4,2 miliardi entro il 2006, con un tasso di crescita annuale pari al 6,9 %. Larea della continuità del business su vasta scala, che include software e hardware come computer ad alta disponibilità e storage area network (San) dovrebbe invece espandersi nello stesso quinquennio da 29,9 fino a 54,9 miliardi di dollari, per una crescita annuale del 12,9 %.
La ricerca di RoperAsw dimostra che le cose vanno alquanto differentemente dallaltra parte dellOceano. I manager europei sembrerebbero infatti maggiormente consapevoli della necessità di adeguare le strutture aziendali nei confronti di possibili disastri: sul totale di 254 responsabili business e It intervistati in sei paesi del Vecchio Continente, il 40 % dei primi e il 44 % dei secondi esprimerebbero un alto timore per la vulnerabilità dei propri dati.