Difficile captare il segnale Wi-Fi dell’access point

Ho una ADSL domestica con un access point ZyXEL 660-HW che si trova fisicamente lontano dal punto in cui normalmente utilizzo il mio notebook. Il  problema è che occorre molto tempo per stabilire le connessione dal notebook all’access point e che quest …

Ho una ADSL domestica con un access point ZyXEL 660-HW che si trova fisicamente lontano dal punto in cui normalmente utilizzo il mio notebook.
Il  problema è che occorre molto tempo per stabilire le connessione dal notebook all’access point e che questa cade frequentemente. Se avvicino il portatile all’access point le cose migliorano significativamente, ma per vari motrivi non posso farlo. Le cose peggiorano ulteriormente quanto più complessa è la chiave di autenticazione.
Il programma WirelessNetView riporta una potenza di segnale fra il 30% e il 40%. Il segnale deve attraversare un paio di muri ed un paio di librerie.

Quello di una stabile ed efficace comunicazione fra access point e client è il principale problema da risolvere per una buona installazione WiFi.

L’aspetto a cui prestare particolare attenzione è la collocazione dell’access point, che dovrebbe preferibilmente essere collocato in posizione il più possibile elevata, così da risentire in misura minore della presenza di oggetti, suppellettili, mobili, e così via, lungo la linea immaginaria che lo collega a ciascuno dei client.

Se le stazioni client vengono generalmente usate nella stessa posizione e nello stesso orientamento, può inoltre essere utile fare qualche prova riguardo alla disposizione dell’antenna dell’access point: possono esserci variazioni significative provando a disporla sul piano orizzontale anziché verticale, oppure in altre giaciture intermedie rispetto a queste.

Alcuni access point, come lo Zyxel 660-HW (nella utility di web configuration: opzione Network/Wireless LAN/General/Advanced Setup/Output Power) consentono di regolare la potenza radio irraggiata, ma anche ammesso di aumentare al massimo tale valore, il rischio è di risolvere solo a metà il problema. Infatti occorre migliorare non solo il livello di segnale trasmesso dall’access point e ricevuto dai client, ma anche il segnale trasmesso dai client e ricevuto dall’access point, altrimenti la comunicazione migliorerebbe solo in una direzione.

In realtà, la possibilità di regolare la potenza radio ha senso non tanto per aumentarla nel tentativo di migliorare la comunicazione, quanto piuttosto per ridurla quando la comunicazione è già buona e non si vuole essere intercettati a grande distanza o causare interferenze ad altri access point nelle vicinanze.

Una mossa più sensata consiste nel sostituire l’antenna sull’access point, meglio se con una maggiormente direttiva e naturalmente a più alto guadagno rispetto a quella di serie. Anche senza fare altrettanto con l’antenna del PC client, infatti, la nuova antenna collegata all’access point focalizza meglio la potenza irraggiata nella direzione in cui si trovano i client, facendo migliorare il livello ricevuto; ma al tempo stesso aumenta la sensibilità radio dell’access point per i segnali, pur deboli, provenienti da quella stessa direzione. Pertanto la comunicazione migliora in entrambi i versi.

Un altro tentativo più immediato ed economico consiste semplicemente nel provare a cambiare canale WiFi fra i 13 supportati dal dispositivo (Network/Wireless LAN/General/Channel selection). Infatti, se nelle vicinanze si trovano altri access point WiFi che utilizzano lo stesso canale o un canale adiacente, la comunicazione ne risulterà disturbata.

Alcuni access point “turbo” poi fanno uso di una tecnica di aggregazione di più canali adiacenti per aumentare la banda disponibile. Ovviamente tale tecnica “invade” buona parte dello spettro e richiede di scegliere in modo ancor più accurato il canale WiFi usato, in modo che sia il più “distante” possibile dagli altri canali già “occupati”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome