Decisioni istantanee con l’aiuto del Bam

Il Business activity monitoring, che fonde le tecnologie proprie dell’integrazione con quelle dell’intelligenza diffusa, sposta il focus dall’analisi applicativa all’operatività quotidiana dei processi di business. Lo scopo è di superare i tempi di latenza nel decision making

L’attualità dell’intelligenza distribuita evoluta è rappresentata dal
Business activity monitoring (Bam). Combina, infatti, tecnologie di
integrazione ed Eai con funzionalità analitiche e, spesso, incorpora
anche i concetti propri degli Erp, allo scopo di riuscire a
monitorare gli accadimenti d’azienda in modo automatico.
Il termine, coniato nel 2001 da Gartner, intende riferirsi a quel
complesso sistema It che è in grado di allertare, in tempo reale,
l’azienda in merito a specifici eventi, con un’ottica operativa (di
processi di business) più che applicativa. Automatizzare e integrare
tutte le attività, i dati legati alla gestione finanziaria, a quella
di impiegati, clienti, partner e fornitori, in modo da ricavare il
meglio dalle suite Erp. Questo è quanto si propone di fare il Bam,
concetto introdotto parallelamente a quello dell’impresa real time (o
zero latency), resa possibile dall’avvento di tecnologie quali J2Ee.
L’idea è di superare i tempi di latenza che passano dalla rilevazione
di un dato alla decisione presa sulla base della disamina del dato
stesso. Nel Bam, pertanto, la latenza zero implica che, una volta che
un certo dato sia stato registrato all’interno del sistema
informativo aziendale, esso sia reso immediatamente disponibile per i
processi decisionali, aiutando il management a operare in modo
proattivo anziché in risposta o reazione agli accadimenti ambientali.
Un modo semplice per concettualizzare il Bam è quello di ricorrere al
sistema delle cinque “r”. L’approccio in questione dipende, infatti,
dai repository di dati e si concretizza in una sequenza di
riconoscimento, risposta, risoluzione e revisione delle attività.
Deve trattarsi di un processo concatenato, se si vuole ottenere la
garanzia della sua riuscita, e il suo successo è legato, in linea di
principio, non solo all’abilità di riconoscere e rispondere agli
eventi, ma altresì a quella dei manager di risolvere con prontezza i
problemi a essi correlati, oltre che di valutare velocemente il loro
impatto sul business. Il Bam rappresenta il fondamento dell’approccio
del Business performance management, in quanto può aiutare a
migliorare la comprensione delle performance sia operative che
strategiche.

L’ottica del real time
Chi si riferisce a questo approccio come alla Business intelligence
in tempo reale, tuttavia, sbaglia.
Le società non devono confondere la visibilità più stretta del
business con l’analisi. Infatti, questo approccio fornisce unicamente
un sistema di alert su eventi, spesso senza definirne le cause e,
proprio per questo motivo, pur se considerato un utile strumento di
aggiornamento in tempo reale sugli accadimenti d’impresa, non può
sostituire di fatto i sistemi completi di intelligenza diffusa, coi
quali deve necessariamente convivere. Solitamente, questo tipo di
tool costituisce un’appendice delle capacità analitiche di tipo
content based dei broker Eai (Enterprise application integration).
Anche la tipologia di utenti dei tool di Bi e Bam è diversa. I primi
sono generalmente degli esperti di numeri, che intendono analizzare
un dato fenomeno per capirne le cause, i secondi sono i manager e i
quadri, che necessitano in tempi brevi di informazioni salienti sulle
prestazioni.
L’idea è di fornire accesso in tempo reale agli indicatori di
performance che risiedono sui diversi sistemi informativi, sia
interni che esterni all’azienda. Di fatto, quindi, il sistema
generalmente include: un message broker (o un’altra infrastruttura di
integrazione delle applicazioni), in abbinamento a un Dbms, ovvero un
sistema di gestione della base dati; un motore di regole; un servizio
di notifica e uno strumento di reportistica, tipicamente derivato
dalla Bi. Generalmente questa tipologia di soluzioni sul mercato
assume la forma dei cruscotti (dashboard), che riassumono l’andamento
degli accadimenti e delle attività d’impresa sulla base del confronto
dei risultati con dei valori prestabiliti (Kpi, Key performance
indicator). Queste soluzioni permettono, in quest’ottica, di fornire
una vista piuttosto semplice dei macro dati aggregati relativi a un
certo fenomeno, consentendo anche ai meno esperti, se vogliono, di
navigare nella struttura delle informazioni con un maggior grado di
dettaglio, quello più utile a definirne le cause e a predisporre,
prontamente, delle contromisure adeguate.

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