Il Ministero dell’Economia afferma che, grazie alle procedure attivate per attuare il decreto “sblocca debiti”, sono stati messi a disposizione degli enti pubblici debitori 17,9 miliardi di euro, di cui il 40% circa è stato usato per pagare i debiti scaduti.
Secondo il monitoraggio del Ministero dell’Economia,
al 4 settembre risulta che siano stati messi a disposizione degli enti pubblici
debitori 17,9 miliardi (il 90% dei 20 miliardi stanziati) e che questi abbiano
provveduto a pagare ai propri creditori debiti scaduti per un importo pari a
7,2 miliardi (36% dell’importo stanziato).
Le procedure
attivate per una rapida attuazione del decreto legge 35/2013 “sblocca debiti” quindi stanno continuando a spingere liquidità
nel sistema degli enti pubblici, che a loro volta procedono al pagamento dei
rispettivi creditori. Inoltre risulta che i 4,2 miliardi messi a disposizione
delle Regioni per il comparto sanitario – e da queste già parzialmente
trasferiti a ospedali e aziende sanitarie locali – siano in questi giorni in
pagamento ai creditori.
Rispetto al
precedente aggiornamento del 6 agosto, il monitoraggio fa registrare in meno di
un mese un incremento di 2,2 miliardi nei pagamenti effettuati ai creditori,
mentre le disponibilità fornite dal Mef agli enti debitori si avvicinano allo
stanziamento complessivo previsto inizialmente per l’anno in corso.
In
particolare il monitoraggio evidenzia:
- l’erogazione di finanziamenti
pari a 1,4 miliardi per il pagamento di debiti non sanitari a tutte le
Regioni che ne hanno fatto richiesta – ad eccezione di Calabria, Campania
e Sicilia le quali hanno in corso gli adempimenti necessari – già utilizzati
pressoché integralmente dalle Regioni stesse per il pagamento dei
creditori; - l’erogazione di finanziamenti
pari a 4,2 miliardi per il pagamento di debiti sanitari a tutte le Regioni
per le quali sono state stanziate risorse, ad eccezione di Sardegna e Sicilia;
dalle verifiche informali effettuate dal Mef risulta che questo importo
sia stato utilizzato pressoché integralmente dalle Regioni stesse per il
pagamento ai creditori o trasferito ad aziende ospedaliere e aziende/unità
sanitarie locali per il pagamento dei rispettivi debiti. - il pagamento da parte di
Province e Comuni di debiti per un importo pari all’87% delle
anticipazioni di cassa fornite da Cassa Depositi e Prestiti agli
enti locali (1,3 miliardi); le Province hanno inoltre effettuato pagamenti
di debiti per un importo pari a 970 milioni a valere sugli spazi
finanziari messi a disposizione sul Patto di stabilità interno (83% della
disponibilità) mentre sulla stessa risorsa i Comuni hanno effettuato
pagamenti per un importo pari 865 milioni (17% della disponibilità).