L’istituto, che raggruppa 534 banche di credito cooperativo, ha realizzato un’infrastruttura avanzata di business continuity
IccreaBanca è lIstituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo (Bcc), già Casse Rurali e Artigiane. Cura gli interessi delle proprie rappresentate (534 istituti con più di 3.200 sportelli, a disposizione di oltre 4 milioni di clienti) in tutti gli ambiti tecnico-istituzionali. La natura "critica" dei servizi offerti da IccreaBanca ha comportato, nel 1997, lavvio di un piano adatto a garantire la continuità operativa delle applicazioni. La prima soluzione adottata da IccreaBanca per le esigenze di disaster recovery era stata concepita per trarre vantaggio da una situazione logistica favorevole che, limitando lestensione del sistema a un ambiente di tipo "campus", ha permesso di contenere i costi e massimizzare la semplicità di implementazione. Per tale soluzione erano stati scelti sottosistemi a disco Hitachi Data Systems. Con il trascorrere degli anni si è, tuttavia, assistito a unevoluzione che ha spostato il focus di progetto dalle tematiche puramente tecnologiche, come la replica dei dati, ad altre più prettamente organizzative. A tale scopo sono stati definiti standard di nomenclatura, è stato attivato un ambiente per la gestione dei cambiamenti ed è stato incrementato il grado di automazione per il controllo dellambiente di recupero dati.
Limportanza delle persone
Laspetto organizzativo si è rivelato fondamentale per mantenere in efficienza lintero impianto nel corso degli anni. Limplementazione di un ambiente di change management ha permesso, inoltre, di tenere traccia di tutte le modifiche apportate ai sistemi e alle applicazioni, inserendole allinterno del piano di recovery, mentre la definizione di standard e metodologie specifiche ha consentito di mantenere efficiente lintera infrastruttura. Attraverso prove periodiche è stato possibile verificare regolarmente lefficienza della soluzione, mentre la creazione di ununità di crisi ha permesso di disporre di un punto di riferimento in caso di emergenza. «Il risultato – chiarisce Sandro Rullo, capo servizio Gestione e Sistemi di IccreaBanca – è stato tale da rendere pura routine anche attività solitamente impegnative come lo swap programmato dei carichi di lavoro tra i due data center di cui disponiamo, una procedura necessaria, ad esempio, per consentire le attività di manutenzione degli impianti, trasferendo loperatività da un centro allaltro».
Per quanto riguarda il futuro, la società sta ora mettendo a punto un nuovo progetto per affiancare alla continuità operativa in ambito campus una soluzione di disaster recovery di tipo geografico, implementata su distanze decisamente superiori rispetto a quelle mantenute sinora.





