Varata a seguito della fusione tra una parte delle attività di Datapoint Corporation e l’inglese CallCentric, la nuova Datapoint si ripresenta al mercato con un’offerta ampliata nei suoi tradizionali servizi di Customer relationship management. …
Varata a seguito della fusione tra una parte delle attività di
Datapoint Corporation e l’inglese CallCentric, la nuova Datapoint si
ripresenta al mercato con un’offerta ampliata nei suoi tradizionali
servizi di Customer relationship management. Al centro del business
si confermano i contact center, infrastrutture aziendali attualmente
in fase di sviluppo dai tradizionali call center a nuove forme che
integrano anche i canali on line. "E’ questo un mercato in forte
crescita – ha affermato Vittorio Santacroce, amministratore
delegato di Datapoint Italia -, in cui noi siamo in grado di
proporre una gamma articolata di servizi, che vanno dalla consulenza,
all’integrazione fino all’esternalizzazione delle soluzioni". Il
framework di Datapoint si struttura, infatti, in una serie di
attività che comprendono lo sviluppo della business vision, la
definizione delle architetture, la realizzazione delle infrastrutture
attraverso la fornitura di tutte le parti che costituiscono i contact
center, l’assistenza tecnica locale e remota, l’avviamento del
centro, la formazione e la manutenzione. Ma, anche la gestione di
servizi di fonia, fax e Internet attraverso centri esterni nel caso
in cui le aziende non possono realizzare contact center in house. Tra
le maggiori referenze della società, compaiono realtà appartenenti
prevalentemente al settore della finanza, dell’industria, delle Tlc e
della distribuzione, società del calibro di SanPaolo Imi, Banca
Popolare di Lodi, Bnca Carige, Inail, Tim, Alabcom, Credicoop,
Telecom Italia, Inps e Toyota. "Tra i nostri partner tecnologici
vanno, invece, citati – ha proseguito Santacroce – Avaya,
Clarify, Vocalcom, Intervoice e Kana, ma anche Ibm, Hp, Remedy,
Genesys e Siebel".
