Eccesso di stock per i principali produttori di notebook. Il primo trimestre sarebbe più lento del previsto.
Il segnale allarme arriva da Taiwan.
Secondo
quanto riporta l’agenzia DigiTimes, Dell, Hp. Acer e Asustek hanno ridotto dal
30 al 50% gli ordini di cpu e chipset già confermati a Intel, a causa di un
inatteso aumento delle giacenze in questo primo trimestre dell’anno.
La domanda di notebook, a quanto si legge, sarebbe stata
molto più contenuta del previsto e, soprattutto, si sarebbe registrato un
inatteso rallentamento nella sostituzione dei desktop obsoleti con macchine
portatili.
La sensazione, dicono gli analisti, è che il mercato consumer in realtà stia attendendo la disponibilità dei notebook dual-core Napa a prezzi più contenuti rispetto a quelli attualmente in circolazione e di fatto snobbi l’offerta Sonoma al momento disponibile.
E c’è un elemento in più, da non trascurare, che rischia di
diventare determinante in tutto quest’anno.
Molti
utenti starebbero preferendo la strada dell’attendismo, per timore che al
momento del rilascio di Windows Vista si evidenzino problemi di incompatibilità
tra il nuovo sistema operativo e le piattaforme obsolete.
Intanto, per cercare di arginare una situazione che rischia
di farsi critica, alcuni produttori hanno cominciato a esercitare pressioni su
Intel perché implementi con un certo anticipo le riduzioni già previste per la
fine di maggio sulle piattaforme Yonah.





