Cybersecurity e AI: il punto di vista di CrowdStrike

Cybersecurity AI CrowdStrike

La riflessione di Fabio Fratucello, Field CTO World Wide, CrowdStrike, in occasione dell’AI Appreciation Day 2025, sul rapporto tra cybersecurity e AI.

L’AI sta abbassando la barriera d’ingresso per gli avversari, fornendo loro gli strumenti per automatizzare l’ingegneria sociale, le campagne di disinformazione e la raccolta di credenziali a velocità e scala senza precedenti. Il Global Threat Report 2025 di CrowdStrike rivela che gli avversari stanno usando i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per perpetrare attacchi sofisticati di phishing e compromissione della posta elettronica aziendale andando a replicare fedelmente il comportamento umano.

Allo stesso tempo, l’AI sta trasformando la capacità delle organizzazioni di rilevare e rispondere alle minacce informatiche. Sotto l’immensa pressione data da un aumento dei volumi degli alert, dei tempi di breakout più rapidi e di una persistente carenza di analisti qualificati, i team di sicurezza devono sfruttare l’intelligenza artificiale per proteggere le loro organizzazioni e passare da una risposta reattiva a una disruption proattiva delle minacce.

Fabio Fratucello, Field CTO World Wide, CrowdStrike
Fabio Fratucello, Field CTO World Wide, CrowdStrike

Automatizzando compiti lunghi e ripetitivi, l’agentic AI può essere un moltiplicatore di forza per i team di sicurezza, consentendo loro di concentrarsi sulla comprensione del comportamento degli avversari, sul dare la caccia a minacce sempre più avanzate, e bloccare le violazioni prima che esse si aggravino.

Charlotte AI Agentic Detection Triage di CrowdStrike esemplifica, in una soluzione, il potere e la promessa dell’AI, convalidando e dando priorità autonomamente alle minacce con oltre il 98% di accuratezza, per far risparmiare ai team di sicurezza fino a 40 ore a settimana nel triage manuale degli allarmi.

Costruita all’interno di un framework di autonomia delimitata, Charlotte AI consente alle organizzazioni di definire come e quando debbano venir prese le decisioni automatizzate, dando agli analisti il pieno controllo per impostare soglie, determinare quando è richiesta la revisione umana e mantenere la supervisione.

Questa combinazione tra velocità della macchina e barriere protettive definite dall’uomo potenzia i difensori e assicura che le organizzazioni possano operare alla velocità delle minacce. Le organizzazioni dovrebbero cogliere nell’AI Appreciation Day un’opportunità per catalizzare e abbracciare, all’interno della loro postura di sicurezza, le capacità di sicurezza trasformative basate sull’intelligenza artificiale, che consentono ai team di riprendere il controllo, ridurre il burnout e spostare decisamente il vantaggio dell’AI a loro favore.

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