Crm, l’indicatore economico

Gartner decreta una crescita mondiale del 14% per le soluzioni di gestione dei clienti. Al primo posto, Sap. Anche in Europa.

Quando un mercato come quello del Crm (Customer relationship management) tira, significa che l’intera economia emette buoni segnali.

È uno dei commenti con cui Gartner accompagna il rilascio delle classifiche di andamento relative al mercato del Crm nel 2005. Motivo della crescita complessiva del 13,7% rispetto al 2004, per un totale di fatturato di 5,7 miliardi di dollari (erano 5 l’anno precedente), infatti, sarebbe la fiducia riposta dalle aziende nella crescita economica, condizione necessaria e sufficiente per pianificare espansioni di business.

La classifica mondiale di Gartner assegna il primo posto, per quota di mercato, alla voce “altri”. Tolti i grandi produttori, infatti, la pletora dei fornitori più di nicchia costituisce l’aggregato più forte del settore, con il 40,9%. Segno che il mercato è florido, non è ancora concentrato e offre prospettive per fare affari, in tutti i sensi: sia per i produttori, sia per gli utenti, che a fronte di una molteplicità di fornitori possono strappare prezzi migliori (il contrario dell’oligo-duopolio di altri mercati).

La classifica dei “nomi” vede in testa Sap, con una quota di mercato del 25,9% (generata da quasi un miliardo e mezzo di dollari di fatturato, 658 dei quali fatti in Europa), che cresce più del mercato (+19,6%). La segue Siebel (cioè Oracle), con il 17% (generato da 966 milioni di dollari). Poi c’è Oracle (con Peoplesoft), con una quota del 6,4%, in calo rispetto all’anno precedente.

Il primo degli outsider è Salesforce.com, con 280 milioni di dollari, che le valgono il 4,9% del mercato. La stessa quota è appannaggio di Amdocs, poco conosciuta da noi.

In Europa il dominio di Sap è ancora più netto: 31,6% di un mercato che cresce del 10% per tutti, ma del 14% per la casa tedesca. La seguono Siebel (16,4%) e Oracle (8,1%), con lo stesso trend mondiale. Quarta “incomoda” qui è Sas, con il 3,2% del mercato. E anche nel Vecchio continente l’aggregato degli “altri” (in cui c’è da conteggiare anche la variabile Microsoft) pesa per il 37,2%.

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