Cresce il peso nell’It governance di Compuware

Con l’acquisizione di Changepoint, focalizzata sugli aspetti di gestione e controllo delle attività It, la società allarga il proprio portafoglio di prodotti, che vede per ora affiancate le due offerte. In futuro l’obiettivo è di realizzare anche la totale integrazione tecnologica.

Nell’aprile scorso l’americana Compuware, da trent’anni nella fornitura di software di automazione dei processi aziendali, con sedi italiane sia a Milano che a Roma, ha acquistato per 100 milioni di dollari Changepoint, società canadese di dimensioni decisamente più contenute, ma che si è di recente imposta sul mercato con le proprie soluzioni di It governance. Con l’aggiunta delle soluzioni della neoacquisita società, focalizzate sugli aspetti di gestione e controllo delle attività It, Compuware sarà ora in grado di coprire l’insieme delle esigenze dei responsabili dei sistemi informativi all’interno delle grandi aziende. Abbiamo approfondito questo tema con Philippe Llorens (vice president di Compuware per il Sud Europa) e Ayman Gabarin (vice president Changepoint Europa).

Nell’economia generale di Compuware, società quotata al Nasdaq, come si posiziona l’acquisto di Changepoint?


Llorens: “Questa acquisizione è di grande importanza strategica per noi. Con l’esperienza e le soluzioni di Changepoint, Compuware copre a tutti i livelli le esigenze di It governance nelle grandi aziende. Alla nostra esperienza, tecnica, si aggiunge, infatti, la capacità di Changepoint di seguire e consigliare i Cio nella fase di controllo e misurazione delle prestazioni dei progetti, nonché nell’allineamento degli investimenti sulla base delle priorità aziendali”.

La scelta di Changepoint è avvenuta perché già collaboravate o è stata effettuata una ricerca tra i protagonisti di questo specifico mercato?


Llorens: “Abbiamo scelto in un mercato ampio dove però Changepoint ci è sembrata la migliore dal punto di vista delle soluzioni sviluppate e del feedback da parte dei clienti”.


Gabarin: “È stato un incontro voluto da entrambe le parti. Changepoint da tempo cercava qualcuno che le permettesse di estendere il proprio business, mentre Compuware era alla ricerca di una società più piccola, ma preparata, e con un’esperienza riconosciuta a livello internazionale”.


Di cosa si occupa esattamente Changepoint? Qual è il focus del vostro business?


Gabarin: “Se si pensa al lavoro del Cio, tra le molte difficoltà che deve affrontare forse quella principale è capire quanto si spende per i sistemi informativi della propria azienda, dove si potrebbero effettuare tagli di spesa e dove, invece, è giusto investire. Oggi gli investimenti nelle aziende sono per il 40 o 60% destinati proprio all’It e ovviamente è ai responsabili del medesimo settore che si chiede di trovare il modo per risparmiare. Nello stesso tempo, però, l’It non può fermarsi, visto che per sua natura cresce velocemente per rimanere al passo con le nuove scoperte tecnologiche. Si verifica, alla fine, il paradosso che ai singoli progetti da una parte è richiesto di crescere in numero e in qualità, dall’altra di controllare e diminuire i costi di gestione. Come fare? I punti chiave per dare una risposta a questo interrogativo sono stati individuati e catalogati dalle soluzioni di Changepoint in tre fondamentali passaggi: il primo è fare in modo che il Cio possa ricevere le voci di spesa in modo da avere una visione di insieme dei vari progetti e non elenchi diversificati che analizzano separatamente l’hardware, il software e tutti gli aspetti del sistema informativo; il secondo è ottenere un aiuto concreto nella fase di scelta delle priorità per l’azienda, ovvero su quali progetti puntare di più. Il terzo consiste nella scelta di come dividere gli investimenti e controllare le prestazioni di chi partecipa ad ogni singolo progetto. Anche su quest’ultimo aspetto Changepoint ha sviluppato diversi moduli in grado di produrre i report necessari”.

Quando e come agirete in Italia?


Llorens: “Quello che accadrà fin da subito è che ora le soluzioni di Changepoint verranno presentate integrate nell’offerta di Compuware e, mentre avviene l’unione delle due società, peraltro già avviata operativamente anche negli uffici italiani di Roma e Milano, stiamo facendo diversi incontri per comunicare ai nostri clienti in Europa la notizia dell’acquisizione e presentare le nuove soluzioni che faranno parte del nostro parco prodotti”.

Ci sarà anche un’unione delle due tecnologie, oppure contate di offrire i prodotti come complementari?


Llorens: “Col tempo ci sarà un merger tecnologico, ma il successo ottenuto negli ultimi anni dai prodotti offerti da entrambe le società si basa per buona parte sulla scalabilità delle soluzioni e questa rimarrà una caratteristica fondamentale per i clienti anche dopo l’acquisizione”.

Le vostre soluzioni sono rivolte solo alle grandi aziende o sono coinvolte anche le Pmi?


Llorens: “Compuware ha prodotti basati su architetture mainframe e di conseguenza si rivolge storicamente a interlocutori medio grandi”.


Gabarin: “Changepoint ha altresì clienti di grandi dimensioni, ma da quasi un anno ha realizzato una soluzione che sta avendo successo presso società di dimensioni anche medio piccole”.

Come è andato l’anno fiscale e quali le prospettive future?


Llorens: “Il fatturato dell’anno fiscale concluso il 31 marzo 2004 è stato di 1,26 miliardi di dollari con un risultato netto di 49,8 milioni. Guardando al futuro, siamo convinti che l’aggiunta di Changepoint e delle sue soluzioni al nostro portafoglio It migliorerà e completerà la nostra offerta e ci permetterà di crescere”.

Che succederà ai dipendenti di Changepoint?


Llorens: “I 190 dipendenti di Changepoint verranno assorbiti senza problemi e continueranno a occuparsi dei progetti già in essere sottoforma di business unit. Con ogni probabilità si assisterà a una crescita del numero di progetti e di conseguenza anche del team. Questo perché l’acquisizione non si basa solo su un aspetto prettamente economico, ma su una comunanza di intenti propositivi da parte di entrambi i gruppi”.


Gabarin: “La stessa Changepoint, pur avendo ricevuto diverse proposte da altre società, ha accettato l’offerta di Compuware perché ha recepito una comunanza di intenti e la garanzia di continuità”.

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