Creatività + software. Il design secondo V12

Valerio Cometti fondatore dello studio che combna ingegneria e design spiega perché è importante sostenere il talento con i giusti strumenti

Il suo desiderio più grande è “Trasferire al mondo del design un approccio basato sulla cultura ingegneristica”. Per questo Valerio Cometti ha fondato V12 Design, studio di industrial design che si avvale di cinque esperti designer. “Sui contenuti espressi dall’idea”, afferma “vogliamo giocarci la nostra credibilità di designer e, soprattutto, di designer per l’innovazione”.


L’innovazione è infatti l’idea guida di questo designer con la laurea in ingegneria meccanica che negli ultimi 12 mesi con il suo team ha disegnato “televisori, occhiali, lampade, macchine da caffè, computer, telefoni cellulari, e altro ancora”.


Attività variegata arrivata dopo un percorso che parte con la laurea al Politecnico di Milano e prosegue con una bella esperienza in Australia. Dopo tre anni vissuti intensamente a Sidney, nel 2001 approda a Milano per mettere in pratica la sua filosofia professionale. E contribuire al processo di rinnovamento della cultura del design, tradizionalmente imperniata sul concetto di stile ma in cui emergono forti esigenze e segnali di cambiamento. Parte l’avventura di V12 Design, studio di industrial design che si avvale di cinque esperti designer ma anche di strumenti capaci di supportare un’attività non disgiunta dall’ingegnerizzazione di prodotto.

“Già, perché se la mia creatività è (forse) frutto di un mix di talento e cultura, gli strumenti di produttività che servono a tradurre la creatività in un prodotto finito, possono e devono essere migliorati”. Proprio questo desiderio di elevata produttività, di grande precisione ed “editabilità” delle forme, ha avvicinato Cometti ai software di modellazione parametrica sin dai tempi dell’università.

“Fare design è sì scolpire, ma è uno scolpire preciso, ossessivo, pieno di dettagli, maniacale nel lavorare con le proporzioni”. Impostazione ingegneristica, quindi, unita all’impiego di Pro/Engineer, un software di modellazione parametrica sviluppato da Ptc, come strumento di supporto allo sviluppo di nuovi prodotti. Un inciso: la dotazione hardware dello studio è fatta di workstation Xeon Quad Core oltre che di server ad alte prestazioni, con capacità di storage superiori al terabyte e svariati dischi in configurazione Raid in grado di offrire attraverso ridondanza dei dati e back up automatico un apprezzabile livello di sicurezza e affidabilità.

Cometti riesce in questo modo ad affrontare e risolvere in piena autonomia le problematiche di design che si presentano nei settori in cui egli opera, fra i quali troviamo, accanto ad arredo e illuminotecnica, quello dell’elettronica di consumo, della strumentazione medicale e delle attrezzature per lo sport. “Sin dall’avvio di V12 Design – ricorda Cometti – ho adottato Pro/Engineer Wildfire 2 quale unico software di modellazione 3D”. Un software ancora oggi poco conosciuto dai giovani designer, per cui Cometti si è fatto carico della formazione di ognuno dei collaboratori, organizzando alcune giornate di training con docenti della Parametric Design di Gessate, partner tecnologico dello allo studio. Il flusso di lavoro in V12 prevede una fase fondamentale di ideazione e sviluppo dell’idea con carta e penna.

Quindi, viene sviluppato un modello Cad 3D, per poi, sempre all’interno di Pro/E, procedere allo sviluppo del modello 3D ottimizzato per i rendering di presentazione. Nel caso sia richiesta anche l’ingegnerizzazione del prodotto, si procede alla modellazione dettagliata parte per parte, ricorrendo anche al calcolo strutturale ove necessario (“abbiamo anche Pro/Mechanica per il calcolo Fem”). In questo contesto, sottolinea Cometti, l’uso di Pro/E diventa una sorta di griglia, quasi uno schema rigido e razionale che, se ben impiegato ed insegnato a chi non ne fosse abituato, impone un proficuo rigore all’attività del creativo. Il prossimo step di V12? Aumentare ulteriormente la qualità del design, puntando sulla eccezionalità di ogni progetto. Dal punto di vista informatico, il miglioramento dell’integrazione del modellatore 3D con i programmi di rendering avanzati.

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