Così Saiwa migliora l’efficacia delle promozioni

Il Cfo della società genovese ha dotato di uno strumento di performance management i brand e category manager.

Tutti conoscono Saiwa, azienda alimentare genovese specializzata in prodotti da forno e snack dolci o salati. Si tratta di una realtà che fattura 250 milioni di euro, forte di un organico di circa 610 dipendenti. Oggi questa azienda è parte integrante del gruppo multinazionale Kraft.

Già negli anni Cinquanta, Saiwa si era dotata di un sistema informativo dedicato alla gestione degli ordini, che è evoluto costantemente nel tempo.

All’inizio del 2000 c’è stata la svolta, con la rinuncia all’ambiente mainframe e l’adozione di un Erp di tipo tradizionale. A questa piattaforma è demandata la gestione dell’operatività dell’azienda, dai processi di produzione e finanza al marketing.

«Nel tempo, però – esordisce Roberto Serra, vice president finance di Saiwa, nella foto -, è maturata l’esigenza di avere a disposizione strumenti che ci permettessero di migliorare il processo di forecast. Il nostro budget, infatti, è sviluppato in estate, approvato in ottobre e sottoposto a revisione, in corso d’opera, un paio di volte l’anno. Ogni giorno, però, i nostri manager prendono decisioni rilevanti e, per farlo, hanno bisogno di informazioni dettagliate».

È della fine del 2006 l’idea di unire le previsioni delle operazioni di produzione e vendita ai loro impatti economico-finanziari, per assicurarsi un rolling forecasting continuo.

La software selection ha premiato Infor Pm 10 «perché la Bi – prosegue – si limita a dare una rappresentazione delle informazioni. Noi, invece, avevamo bisogno di una soluzione di performance management capace di aggiungere valore ai dati».

L’idea era di riuscire dotare i manager responsabili dei 10 marchi della società (Oro Classico, Mikado, Vitasnella, Cipster e Fonzies, i più noti) di uno strumento flessibile, in grado di compiere simulazioni e di ricavare indicatori di performance rispettando, però, il layout del front end utilizzato in precedenza, ovvero Excel.

Il motore analitico, che dai dati grezzi estrae gli indicatori di performance, è stato creato in un mese e la formazione degli utenti è durata un paio di giorni. Una dozzina gli utenti dello strumento, ovvero tutti i brand manager e due category manager.

Le aree marketing e vendite, che prima avevano visibilità su volumi di prodotto e giro d’affari «oggi hanno a disposizione una gamma decisamente più ampia di informazioni facilmente accessibili – sottolinea il manager – e possono, quindi, arricchire le riflessioni sulle attività di breve periodo con concetti come la marginalità e il ritorno sugli investimenti. Inoltre, possono facilmente compiere simulazioni e analisi di tipo what-if».

L’iniziativa ha, inizialmente, sollevato delle perplessità «in particolare dal personale del marketing, che credeva che lo strumento avrebbe richiesto procedure troppo elaborate – conclude Serra -. Oggi, invece, proprio le stesse persone che inizialmente si erano dimostrate titubanti sono quelle più soddisfatte. Infor Pm 10, infatti, ha permesso loro di migliorare l’efficacia degli investimenti fatti in attività promozionali e sconti in fattura, riducendo lo spending rispetto ai valori dello scorso anno».

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