Corning rivede gli obiettivi per la terza volta

Ormai è quasi un rito: una volta al mese – da tre mesi a questa parte – il maggior fornitore mondiale di fibra ottica rivede al ribasso le sue stime di fatturato. Dopo la chiusura dei mercati di giovedì scorso, Corning, dopo aver pubblica …

Ormai è quasi un rito: una volta al mese – da tre mesi a questa parte
– il maggior fornitore mondiale di fibra ottica rivede al ribasso le
sue stime di fatturato. Dopo la chiusura dei mercati di giovedì
scorso, Corning, dopo aver pubblicato un bilancio in cui l’utile
risultava superiore alle ultime aspettative, ha subito precisato che
le stime relative a tutto il 2001 sono cambiate. Adesso gli obiettivi
di utile sono compresi tra i 90 centesimi e 1 dollaro per azione,
un’altra piccola erosione dopo i precedenti annunci di 1 dollaro e 30
centesimi e 1 dollaro e 20. Anche per Wall Street, che pure si era
adeguata agli ultimi "allerta", Corning avrebbe dovuto raggiungere
quest’anno un profitto di 1 dollaro e 16 per azione. Se l’utile si
contrae, anche i dipendenti devono tirare la cinghia. Fino a questo
momento il numero di licenziamenti annunciati è di 4.300 persone e
l’amministratore delegato John Loose non esclude altri possibili
tagli. Le previsioni di Corning, che fornisce anche display a
cristalli liquidi e componentistica per reti ottiche, si aggirano per
il secondo trimestre tra i 18 ei 21 centesimi di dollaro per azione,
su un fatturato consolidato di 1,8-1,9 miliardi. E il periodo non
favorisce certo i concorrenti di Corning. Jds Uniphase, primo al
mondo nella componentistica ottica, in settimana aveva ampiamente
ribassato le sue stime trimestrali.

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