Copia di sicurezza, la praticità del disco in cartuccia

Tre soluzioni di backup con un costo abbordabile per un utilizzo in un piccolo ufficio o per un professionista. Rimovibili con tecnologie proprietarie

Settembre 2007 La protezione dei dati passa anche attraverso la creazione
di una copia di sicurezza, operazione tecnicamente conosciuta come backup. In
genere, il backup è memorizzato in un percorso diverso dall’originale.
Preferibilmente su dispositivi esterni per motivi di sicurezza. In caso di guasto
al computer le informazioni sono accessibili o recuperabili da un altro computer.Se
il backup è eseguito su un supporto rimovibile questo può essere
trasportato con sé o custodito in un posto diverso.

In quest’ultima categoria rientrano i tre dispositivi che proviamo in
questo articolo. Dotati di una capacità di memorizzazione compresa tra
40 GB (Imation Odyssey e Tandberg Data) e 70 GB (Iomega REV 70) rappresentano
una soluzione a basso costo per il backup di dati di piccoli uffici o professionisti
che vogliano porre la giusta attenzione alla salvaguardia dei dati. Oltre che
per compiti di backup si possono utilizzare per trasferire dei dati su un altro
PC, purché dotato di un’unità di lettura del supporto.

Una cartuccia per proteggere il nastro o il disco
Il supporto magnetico rimovibile su cui sono scritti i dati, di solito un disco
da 2,5”, è incapsulato in una cassetta dalla meccanica compatta
e robusta. Questa meccanica protegge il supporto dai danneggiamenti a seguito
di urti.
Per esempio, Imation specifica che la cartuccia rimovibile può sopportare
la caduta da un metro d’altezza. Inoltre il supporto è progettato per
resistere all’elettricità statica, uno dei pericoli principali
per i circuiti elettronici e il più frequente nei dispositivi trasportabili.
I supporti sono piccoli e leggeri e trovano spazio facilmente in una valigetta
24 ore. Le soluzioni basate su dischi standard di contro hanno il vantaggio
di essere più economiche, sia come prezzo d’acquisto iniziale sia
come costo per GB, ma non raggiungono lo stesso livello di protezione del supporto
e di conseguenza dei dati.

Per quanto possa sembrare un’inezia in confronto ai 300 GB oltre dei
dischi da 3.5” che oggi si trovano installati sul PC, una capacità
compresa tra 40 e 70 GB è nella maggiore parte dei casi adeguata per
la salvaguardia dei dati e se necessario si possono sempre comprimere i dati
per guadagnare spazio.
Buona parte dello spazio sul disco fisso è occupato dal sistema operativo
e dai programmi installati, di cui non conviene fare una copia di sicurezza.
In caso di problemi possono essere installati nuovamente dal disco originale,
oppure ripristinati con la funzione di ripristino del computer.
Un altro trucco per gestire sapientemente lo spazio del supporto è utilizzare
un sistema di backup incrementale. Con questa metodologia si crea inizialmente
un file di backup principale a cui in seguito saranno aggiunti di volta in volta
solo i file modificati.
Oltre a risparmiare spazio sul disco l’incrementale riduce il tempo necessario
per la creazione del backup.

I costi per GB
Il costo per GB è uno dei parametri utilizzati per valutare la convenienza
economica di un supporto di registrazione. Il grafico sotto visualizza il costo
per GB delle tre periferiche di backup provate in caso sia richiesto più
di un supporto, abbiamo stabilito un massimo di cinque compresa la cartuccia
presente nel kit. Il costo per GB del kit base è stato calcolato con
i prezzi medi di mercato al pubblico, riferiti a supporti singoli da 80 GB.
Poiché lo Iomega REV ha una capacità inferiore di 10 GB nella
formula abbiamo inserito una compensazione aggiungendo il valore dei GB mancanti,
calcolato moltiplicando la differenza di capacità per il costo per GB.
Dal grafico risulta che l’Imation Odyssey è la soluzione col migliore
costo per GB nella configurazione base e conveniente fino a quando si utilizza
un supporto supplementare di memorizzazione. Se il backup dei dati richiede
due o più supporti la palma della convenienza passa allo Iomega REV 70.
I quasi 40 euro di differenza tra le due cartucce, circa 120 euro per Imation
e 70 euro per Iomega, fanno sentire il loro peso. La convenienza dello Iomega
REV migliora sempre più con l’aumento del numero dei supporti di
memorizzazione.

L’RDX QuickStor di Tandberg Data inizialmente si trova in mezzo alle
soluzioni di Imation e Iomega ma poi il prezzo delle cartucce aggiuntive, superiore
a quello dei supporti degli altri due produttori ne penalizza la convenienza.
Questi dati sono indicativi, non vanno interpretati come un assoluto. In Internet
o presso i rivenditori si trovano offerte promozionali che migliorano il fattore
del costo per GB, l’andamento del grafico però non mostra cambiamenti
sostanziali. Per esempio abbiamo trovato uno Iomega REV 70 esterno con connessione
USB e una dotazione di cinque cartucce da 70 GB (350 GB di capacità totale)
a circa 640 euro IVA compresa, con un costo per GB di circa 1,83 euro. Nello
scenario utilizzato per il grafico il costo per GB con cinque cartucce è
approssimativamente di 2,04 euro. Per l’RDX QuickStor di Tandberg Data
è disponibile una confezione di cinque cartucce da 80 GB a 831,6 euro.
Aggiunti al kit base si avrebbe un totale di 480 GB con un costo per GB di 2,51
euro.
Per fare un backup non serve dotarsi di costosi software, può essere
sufficiente utilizzare quello presente in Windows.

Lo strumento di backup in Windows XP e Vista
Microsoft ha adottato diverse politiche di gestione di questo strumento a seconda
della versione del sistema operativo. Per esempio il programma di backup è
installato automaticamente in Windows XP Professional ma non nella versione
Home. Lo si trova però nel CD di installazione della versione Home e
può essere aggiunto manualmente: inserite il CD del sistema operativo,
annullate la schermata di installazione, aprite Risorse del computer,
andate alla cartella \ValueAdd\MSFT\NT-BACKUP e fate doppio clic sul
file NTBACKUP.MSI. Con Windows Vista la politica è più
macchinosa e vi sono delle condizioni di sistema per quanto riguarda l’utilizzo.
Tutte le versioni di Vista consentono di eseguire un backup dei dati ma l’equivalente
dello strumento di Windows XP, con possibilità di ripristino è
presente solo nelle edizioni Business, Ultimate e Enterprise. In Vista Home
Basic non è inclusa la funzione di backup automatico. Vista, nell’installazione
standard, non è in grado di ripristinare i backup eseguiti in Windows
XP e Windows Server 2003. È necessario installare una utilità
scaricabile dal sito di aggiornamento di Microsoft.

Il backup delle versioni Home Basic e Home Premium non include i programmi,
i file di sistema e i file crittografati. Programmi e file di sistema possono
essere ripristinati separatamente eseguendo una nuova installazione del software
o del sistema operativo, oppure tramite l’uso dei punti di ripristino
del sistema. Con Vista per creare un’immagine di backup del computer completa
è necessario che il disco rigido sia formattato in modo da utilizzare
il file system NTFS. In caso di salvataggio della copia di backup su un disco
rigido esterno, inoltre, anche tale disco deve essere formattato in modo da
utilizzare il file system NTFS.

Lo strumento di backup che si trova in questi due sistemi operativi ha il vantaggio
di essere integrato nel sistema operativo, di essere facile da usare e programmare.
È possibile pianificare i backup dei dati a intervalli di tempo giornalieri,
settimanali o mensili, alla scadenza indicata il computer eseguirà automaticamente
l’operazione senza richiedere alcun intervento dell’operatore. In
Windows XP è possibile creare un disco di ripristino (ASR) che permette
di recuperare un sistema operativo che non si avvia a causa di problemi relativi
al registro di sistema, ai file di sistema, al settore di avvio della partizione
e all’ambiente di avvio. Con il disco di ripristino si può rimediare
alle infezioni causate da virus e trojan, alle corruzioni del sistema dovute
a programmi scritti male o alla cancellazione involontaria di importanti informazioni
dal registro di sistema. Windows Vista, invece che dal dischetto, esegue il
backup di recupero da una voce nel menu di debug che si avvia premendo il tasto
F8 nella prima fase di partenza del sistema operativo.

Per avviare lo strumento di backup in Windows XP cliccate su Start,
Tutti i programmi, Accessori, Utilità di sistema,
Backup. In Windows Vista il percorso è Start, Tutti
i programmi
, Accessori, Utilità di sistema, Configurazione
e stato del backup
. Al primo avvio in XP il programma si presenta con la
procedura guidata. Volendo la si può disabilitare disattivando l’opzione
relativa nella schermata iniziale e avviare la modalità avanzata. Dopo
cliccate su Annulla e riavviate il programma. Tuttavia la differenza
tra modalità guidata e avanzata è sottile, conviene agire nella
modalità guidata che tiene traccia delle precedenti operazioni e semplifica
le successive. Per esempio se eseguite il backup con la procedura guidata in
una cartella di vostra scelta, al riavvio successivo la procedura riproporrà
la cartella come destinazione o posizione in cui si trova il file da ripristinare.
Lo stesso si applica allo strumento di backup in per Windows Vista, il quale
però non ha una modalità avanzata.

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