Contro la pirateria, arriva il P@tto di Sanremo

Prima iniziativa del genere in Europa, vuol delimitare i contorni della diffusione dei contenuti digitali sul Web.

Lo hanno chiamato P@tto di Sanremo,
anche se la definizione più corretta è “Linee guida per l’adozione di codici
di condotta per la diffusione dei contenuti digitali nell’era di
Internet
“.
E’ stato sottoscritto oggi a Sanremo, per l’appunto, dal
Governo e da una cinquantina di soggetti, fornitori di connettività, titolari
dei diritti, case di produzione e gestori di piattaforme di distribuzione.

Una piattaforma di lavoro di ampio respiro, voluta da Lucio Stanca, ministro
per l’Innovazione e le Tecnologie, in collaborazione con Giuliano Urbani,
ministro per i Beni e le Attività Culturali, e Maurizio Gasparri, ministro delle
Comunicazioni, con il supporto dei ministri delle Politiche Comunitarie,
delle Attività Produttive, degli Affari Esteri, della Giustizia, dell’
Istruzione-Università e Ricerca e del Dipartimento per l’Informazione
e l’Editoria della Presidenza del Consiglio.
Nelle intenzioni dei promotori,
con il P@tto di Sanremo da un lato si vogliono
sostenere le iniziative per la produzione e la diffusione di contenuti digitali
per valorizzare la cultura nella rete, dall’altro si vogliono studiare e mettere
in atto iniziative idonee a combattere il fenomeno
dell’illegalità.
L’accordo – cita il comunicato ufficiale –
mira a creare un ambiente digitale “sicuro” che incoraggi i titolari dei
contenuti a metterli a disposizione sulle reti telematiche creando così un punto
di confronto e di collaborazione tra quanti sono impegnati nella diffusione
della cultura on line. [….] La sfida […] è di riuscire ad affermare un
modello legale di fruizione dei contenuti, modificando tra l’altro le
aspettative degli utenti, che sono ancora legati all’idea che tutto ciò che
transita sulla Rete deve essere gratuito
.”.
All’atto pratico, secondo
quanto dichiarato dallo stesso ministro Stanca, con l’accordo, che dovrà poi
essere recepito nel Decreto Urbani, si vuole tenere distinte le attività di
lucro, soggette a sanzioni punitive, separando la pirateria professionale dagli
utenti comuni.


 

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