Un’analisi europea su 825 professionisti registra in Italia il periodo medio di permanenza più lungo all’interno della stessa azienda.
Uno studio condotto nella prima metà dell’anno da Coleman Parkes per conto di Avanade su 825 consulenti It (di cui 100 italiani) che lavorano per 17 delle maggiori 20 società di consulenza europee, ha cercato di capire quali siano i fattori che rafforzano il rapporto tra consulenti It e azienda cliente e quali determinino l’effetto contrario.
I fattori sociali si sono rivelati molto importanti. Il ruolo, infatti, richiede di lavorare presso i clienti per settimane o mesi interi, di cambiare frequentemente progetto e team di lavoro e di effettuare spesso viaggi. Nonostante ciò, anche i consulenti necessitano di un network di supporto sociale e personale come i lavoratori stanziali.
Dallo studio è emerso che, oltre ai rapporti interpersonali, contano l’innovazione tecnologica e la crescita in termini di carriera, opportunità e salario.
In particolare, in Italia quest’ultimo aspetto rappresenta il principale fattore che determina il tempo di permanenza in un’azienda. Seguono l’innovazione tecnologica insieme alla varietà dei progetti su cui si opera e il team di lavoro.
I consulenti italiani trascorrono in media il periodo di lavoro più lungo presso la stessa società rispetto ai colleghi europei: 9,9 anni contro i 7,4 dei consulenti degli altri Paesi europei.
Alla domanda su quale siano invece gli aspetti che costituiscono le attrattive nell’ambito della consulenza It, sono emerse tre fonti di motivazione: la responsabilità, la varietà dei progetti e l’avanguardia tecnologica.
L’attrattiva di viaggiare, specie all’estero, cala bruscamente con il crescere dell’età dei consulenti, anche se in Italia questo aspetto è valutato più positivamente che negli altri Paesi europei.
La ricerca ha evidenziato un aspetto comune a tutte le professioni: la soddisfazione sul lavoro è collegata al rapporto che si ha con i propri superiori. Se questo è forte e appagante, la soddisfazione è elevata. Se è scadente è causa di abbandono e di ricerca di un nuovo posto di lavoro.
Le cinque motivazioni che contribuiscono ad abbandonare la propria posizione sono: cattivo rapporto con il management, mancanza di opportunità di crescita professionale, team di lavoro ostile, desiderio di acquisire maggiore expertise tecnologica e motivi familiari.
Per i consulenti It italiani la ragione principale che determina l’abbandono del posto di lavoro è la mancanza di opportunità di crescita professionale. Anche il fatto che si possa guadagnare di più in un’altra azienda rappresenta un altro fattore di cambiamento.
Infine, una cattiva relazione con il proprio superiore e il desiderio di accrescere la propria esperienza tecnica sono altri aspetti che influenzano la permanenza in un posto di lavoro piuttosto che in un altro.
Per l’Italia emerge anche un dato relativo al dinamismo del mercato: un consulente It italiano riceve in media sette chiamate al mese da parte di società di head hunting.





