Confartigianato, Italia al primo posto in Europa per imprenditorialità

Nel nostro Paese ci sono 6,6 aziende ogni 100 abitanti. L’artigianato è il protagonista e i comuni in cui è più diffuso sono quelli di Prato, Fermo e Reggio Emilia.

Confartigianato ha rilevato che, con 6,6 imprese
ogni 100 abitanti
, l’Italia è
in testa alla classifica dei Paesi a economia avanzata con il più alto tasso di imprenditorialità
. Al secondo posto vi è la Francia con 4,1 imprese ogni
100 abitanti, seguita dal Regno Unito con
2,8 aziende per 100 abitanti. L’artigianato con 1.448.867 aziende
spicca per la capillare presenza sul
territorio
italiano.

Le imprese dell’artigianato
sono diffuse ovunque in Italia, ma trovano un terreno particolarmente
fertile a Prato, Fermo,
Reggio Emilia
, le
tre province con il più alto tasso di imprenditorialità
artigiana. A Prato operano 10.770 artigiani, pari a 4,3 imprese ogni 100 abitanti. A brevissima distanza segue Fermo,
con 7.383 aziende
artigiane (4,1 ogni cento abitanti), mentre a Reggio Emilia, che conta 20.812 imprenditori artigiani,
il rapporto con la popolazione è di 3,9 imprese ogni
100 abitanti.

Mentre tra i comuni in testa alla
classifica vi è Piode (in provincia di Vercelli) dove il rapporto artigiani-popolazione è pari a 9,2 imprese ogni 100 abitanti. Tra i comuni più grandi con almeno 5.000 abitanti è Montemurlo
(in provincia di Prato) a
detenere la palma
del
comune più artigiano d’Italia, con le sue 1.223 imprese (6,6 ogni 100 abitanti). Lo segue Cingoli (in provincia di Macerata) con 6 aziende per 100 abitanti e
Monte Urano (Fermo) con 5,8 aziende artigiane ogni 100 abitanti.

All’artigianato e
alle piccole imprese si
deve la tenuta occupazionale anche
nella fase più acuta della
crisi: tra il 2007 e il 2010 le micro imprese con meno di 9 addetti hanno fatto registrare un
aumento dell’1,2% degli
occupati
a fronte di un
calo dell’1,5% degli
addetti
del totale delle imprese.

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