Condividere la conoscenza per migliorare l’organizzazione

Il knowledge management è una disciplina manageriale finalizzata a incrementare la competitività di un’organizzazione e la professionalità delle persone che vi lavorano, attraverso un approccio di innovazione prioritariamente culturale e necessariament …

Il knowledge management è una disciplina manageriale finalizzata a incrementare la competitività di un’organizzazione e la professionalità delle persone che vi lavorano, attraverso un approccio di innovazione prioritariamente culturale e necessariamente organizzativa e tecnologica.

Operativamente ciò si concretizza in una migliore gestione e comunicazione della conoscenza organizzativa, da intendersi come insieme di dati, informazioni, documenti, processi, beni digitali (k-files, software inclusi) e intangibili (competenze, emozioni, relazioni, valori e via dicendo).

Partendo dalla premessa che l’approccio culturale è prioritario, perché senza cambiare la testa delle persone che lavorano in un’organizzazione non è possibile introdurre concetti quali la “condivisione della conoscenza” che agevola migliori performance e che l’approccio organizzativo e tecnologico è necessario per aumentare l’efficienza operativa (già solo con l’introduzione di soluzioni di document management è possibile tagliare il 20-30% dei costi della gestione documentale e velocizzare i flussi di lavoro), i maggiori mutamenti nel corso degli anni sono venuti dagli strumenti di supporto ai progetti e ai processi di gestione e comunicazione della conoscenza organizzativa.

Tra questi, oggi assume una grande rilevanza: il social network (da non confondersi con il social networking che prevede l’utilizzo di tecnologie Web 2.0 quali blog e wiki) come elemento per l’analisi della dimensione relazionale della conoscenza; mappare le reti sociali che sottendono il funzionamento aziendale; potenziare la capacità del contesto organizzativo di condividere conoscenza critica; gestire in modo più efficiente il flusso di informazioni all’interno del team, unità o dipartimento in cui esso opera; comprendere in che modo le reti sociali possono supportare (o inibire) la creatività e l’innovazione di una organizzazione; effettuare in piena autonomia una diagnosi articolata del proprio network sociale; progettare azioni mirate al potenziamento del proprio network sociale costituiscono oggi tasselli significativi dei progetti più innovativi di gestione e comunicazione della conoscenza organizzativa.
In effetti a un knowledge management inizialmente di back office (gestione “nascosta” delle conoscenze sostanzialmente di tipo esplicito) si è aggiunta prima la componente di front office (comunicazione delle conoscenze sostanzialmente di tipo tacito e gestione dei feedback) e poi la componente di relationship office (capitalizzazione delle conoscenze relazionali sostanzialmente di tipo creabile).

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