Con “TechHub”, la Campania sostiene le start-up

L’Università Federico II, la C.C.I.A.A. di Napoli e il Banco di Napoli hanno avviato una partnership strategica per fornire gratuitamente, ciascuno per la parte di propria competenza, strumenti che permettano alle start-up di accelerare il loro ingresso sul mercato.

Si tratta di un’associazione temporanea per dar vita al
progetto Tech Hub, l’iniziativa quella nata dalla partnership tra l’Università
degli studi di Napoli Federico II, la Camera di Commercio di Napoli e il Banco
di Napoli. L’obiettivo è sostenere la creatività imprenditoriale e l’accelerazione di nuove idee d’impresa,
che evidenzino buone opportunità di mercato e significativi apporti di
innovazione tecnologica. L’iniziativa è rivolta a imprese del territorio, di nuova costituzione
o nate al massimo negli ultimi 48 mesi
, caratterizzate da un forte contenuto di tecnologia
e di innovazione, e dall’elevato potenziale di mercato.

L’obiettivo
del progetto è di individuare, valorizzare, stimolare e finanziare i
progetti più innovativi che i giovani riusciranno a presentare,
supportando la fase di avvio e facilitando il collegamento con il mondo del
lavoro. I partner dell’iniziativa forniranno gratuitamente, ciascuno per
la parte di propria competenza, gli strumenti alle start up per accelerare il loro ingresso sul mercato, attraverso un percorso
formativo, l’erogazione di un contributo a fondo perduto per l’avvio dei
progetti di maggiore interesse, l’inserimento nel network di aziende ed
investitori dei promotori e dei partner di TechHub
.

Il progetto
Tech Hub si articola in due cicli semestrali, che si svolgeranno lungo tutto il
2014
. Nei primi sei mesi è previsto un percorso formativo, finanziato con
300mila euro, che riguarda temi decisivi per la creazione di impresa quali
l’assistenza legale, la gestione amministrativa, il marketing e la
pianificazione finanziaria.

In questa
fase saranno selezionati dieci progetti che riceveranno un contributo a fondo
perduto e saranno messi a disposizione di una sorta di investor area, un
network di aziende (scelte dal Banco di Napoli e dalla Camera di Commercio) che
potranno “adottare” l’idea giudicata migliore. Da questo momento le start-up
verranno finanziate con un ulteriore contributo a fondo perduto di 500mila
euro
. Le neo-imprese potranno inoltre avvalersi di un servizio di tutoraggio
curato dall’ateneo federiciano. Al termine di questo percorso è prevista
l’assegnazione, ai migliori progetti, di un premio nella misura massima di
50mila euro per ciascuna iniziativa
.

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