Prende il via il primo servizio di condivisione che ha il benestare delle quattro major. I brani disponibili saranno 25 milioni, ma il rispetto dei Drm ne consente l’ascolto solo sui Pc Windows. Per ora esclusa l’Italia
Alla fine le major del disco hanno ceduto al P2p e hanno reso disponibili gratuitamente i loro brani, decretando implicitamente, ma in modo ufficiale, la fine del Cd quale strumento preferenziale per la fruizione della musica. Da oggi prende infatti il via il servizio Qtrax, che consentirà lo scambio di file musicali gratuito e legale, quindi con il benestare di Emi, Sony Bmg, Universal e Warner. Però, com’è facile supporre, con qualche limitazione dovuta essenzialmente all’annosa questione della gestione dei diritti.
Dopo una gestazione durata quasi cinque anni, dovuta principalmente alle trattative con le quattro major, Qtrax propone un nuovo modello di business per il settore della musica incentrato sulla pubblicità: in pratica, parte dei ricavi pubblicitari, ottenuti sia dagli accessi al sito Qtrax.com sia dall’uso del software che sarà obbligatorio usare per attivare la condivisione, sarà appannaggio di musicisti, editori e discografici quale ricompensa per i contenuti resi disponibili.
In questa iniziativa, andando decisamente controcorrente rispetto al trend in atto, la gestione dei diritti assume un’importanza basilare. Infatti, i brani scaricati dal sito di Qtrax o condivisi tramite P2p saranno totalmente conformi alle limitazioni imposte dal sistema Drm Windows Media. In altre parole, le canzoni potranno essere ascoltate solo sui Pc, primi fra tutti quelli con a bordo Windows Xp e Vista. Questo aspetto di fatto toglie di mezzo l’iPod (ma sembra sia nei piani degli sviluppatori di Qtrax di consentirne l’uso) e, fino al prossimo 18 marzo, anche gli utenti di computer Macintosh. Cosa curiosa è che tutto il sistema su cui si basa Qtrax è sviluppato con prodotti open source ma per gli utenti Linux non ne è prevista al momento alcuna forma di fruizione.
Uno dei punti di forza di Qtrax è sicuramente la vastità dell’offerta: si parte con 5 milioni di brani, ma entro breve il numero salirà a 25 milioni. Pero, oltre al download, Qtrax fornirà alcuni altri servizi, tra cui una ricca offerta di informazione musicale, la possibilità di scaricare (sempre gratuitamente) registrazioni dal vivo non presenti nei cataloghi della major e di acquistare biglietti per i concerti.
L’obiettivo dichiarato di Qtrax non è tanto di contrastare i siti di download, iTunes in testa, quanto di limitare il più possibile lo scambio illegale di file. I responsabili della nuova iniziativa sostengono infatti che chi scarica oggi musica illegalmente lo fa perché vuole avere le canzoni gratis e non perché ama agire nell’illegalità. Qtrax nasce proprio per consentire la condivisione gratuita con l’approvazione di chi la musica la fa. E questo evitando virus o pubblicità intrusiva.
Qtrax da oggi è attivo in nove nazioni, ma tra queste non è ancora compresa l’Italia. Lo sarà solo quando andranno in porto le trattative con gli operatori del settore musicale attivi nel nostro Paese. Per il momento, quegli utenti italiani che desiderano scaricare gratuitamente e legalmente musica si possono rivolgere al sito Downlovers, che propone un’offerta decisamente più limitata di Qtrax ma comunque interessante.





