Con i nuovi Regatta, Ibm punta al massimo livello di affidabilità

Dotato di una serie di funzioni volte a massimizzarne la reliability, il sistema di prosismo rilascio sembra sempre più la concretizazione di un progetto che Big Blue persegue da tempo: un server con le potenzialità di un mainframe

Oltre a essere sempre ai primi posti per gli innumerevoli brevetti registrati
annualmente, Ibm meriterebbe anche un riconoscimento per la quantità di nomi
singolari che riesce a dare a prodotti e tecnologie. Svelando alcune delle
caratteristiche che accompagneranno il server Regatta, la cui disponibilità è
prevista per fine anno, i responsabili dell’azienda hanno dichiarato che una
nuova tecnica, chiamata appunto curiosamente Who’s on first, permetterà
si tenere sotto stretto controllo il funzionamento della nuova macchina.


Con tale nome viene infatti indicata una serie di tecnologie che, una volta
applicate, qualora si verificasse un qualsiasi tipo di malfunzionamento
consentiranno di definire sia a quale componente va imputato tale
malfunzionamento sia quali sono stati i motivi che lo hanno causato. La
decisione di adottare questa tecnologia fa parte di un ampio programma volto a
fornire il massimo grado di affidabilità al nuovo server al fine, per usare le
parole dei responsabili di Big Blue, «di evitare di entrare in una routine
stile Gianni e Pinotto, in cui si rincorre la causa di un guasto in un girotondo
senza fine»
.


Ancora in termini di affidabilità, il server Regatta potrà sfruttare il
progetto eLiza di Ibm, ossia disporrà di un insieme di tecnologie di
autogestione realizzate per mantenere il sistema in funzione indipendentemente
da eventuali guasti. Ciò è reso possibile isolando e ponendo in offline il
componente che non funziona più correttamente. Ma non è tutto. Infatti Regatta
potrà contare anche sulla funzione Pci retry che permetterà al sistema
di riprovare a ripetere un’operazione che coinvolge il bus Pci qualora il rimo
tentativo sia fallito. «In una situazione simile – fanno notare in Ibm – una
qualsiasi altra machina si fermerebbe e dovrebbe essere riavviata
».


Completano la dotazione volta ad assicurare la reliability del sistema le
funzioni memory scrubbing, per evitare che nella Ram fluiscano dati non
corretti, ed error safeguard, che ha il compito di cercare di prevenire
eventuali problemi (il comportamento del server è continuamente confrontano con
una casistica all’interno di un database di riferimento). Ciliegina sulla torta,
e punta d’orgoglio di Big Blue, è la presenza in ogni server di 5.600 sensori
che monitorizzano continuamente le prestazioni e il sistema nella sua
globalità.


Come si può notare, concretizzando un obiettivo che sta perseguendo da
diverso tempo, Ibm vuol fare di Regatta un server sullo stile mainframe, che si
porrà in diretta concorrenza con la nuova macchina a otto processori Sun Fire
3800 di Sun.


Il server Regatta, lo ricordiamo, sarà il primo di un linea di macchine Unix
e baserà il suo funzionamento sul nuovo processore Power4, sviluppato da Ibm in
tecnologia PowerPc Risc e che integra due processor core che “viaggiano” a 1
GHz. Regatta potrà ospitare sino a 32 processori.

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