Con i drop off eBay si fa meno virtuale

Due esempi di negozi che vendono sul sito di aste online non la loro merce ma quella degli altri. Di chi non ha ancora confidenza con l’e-commerce

eBay non esiste solo online. Ma non pensate a una catena di negozi con il
marchio della società. Siete fuori strada. Su eBay tutto nasce dagli utenti.
Così a qualcuno è venuto in mente di aprire un negozio fisico per tutti quelli
che con l’on line non si trovano. Sono i Drop off store, che hanno iniziato a
diffondersi negli Usa e adesso sono approdati anche in Italia.


Il primo è quello di Maurizio che ha conosciuto eBay nel
1998 acquistando oggetti per le sue collezioni di ceramiche e libri antichi di
viaggiatori in Liguria.

Via via che prendeva familiarità
con le aste on line ha iniziato a pensare a un negozio per vendere non la sua
merce ma quella degli altri. Quelli che non avevano voglia di misurarsi con
l’e-commerce. Nel marzo del 2004 apre il suo negozio a Savona (non a Milano o a
Roma) e da allora su eBay ha messo in vendita oggetti di qualsiasi tipo.
Dal ferro da stiro al sidecar, fino a cinque juke box che ha
venduto ad un collezionista di Taranto e lo yacht da settantamila
euro
con il quale ha inaugurato la categoria Nautica di eBay.it.


Anche Sergio ha aperto il suo negozio in rete. Soltanto che
lui non vende di tutto, ma solo gioielli

.
Per trent’anni anni ha fatto il gioielliere nel negozio di famiglia ad Ascoli.
Una vita che si è fatta sempre più difficile. La porta del negozio che a un certo punto bisogna sostituire, perché non esiste più una gioielleria dove si entra come in una salumeria. L’occhio che si fa più attento nel radiografare il cliente che vuole entrare e le dita incrociate sperando che non si tratti di un malintenzionato.

A marzo del 2001 Sergio sente parlare
per la prima volta di eBay, tasta il terreno con qualche piccola vendita e dopo
alcuni mesi inizia a impegnarsi seriamente.





“Avevo un
magazzino
che pesava nell’economia del mio negozio. Un magazzino di merce accumulata negli anni che purtroppo rimaneva invenduta. Pensavo ad un sistema efficace che mi permettesse di monetizzare quella merce”
, racconta. Nel primo anno di vendite on ine, impiegando tre ore al giorno, riesce a vendere merce per oltre 150 milioni di lire e, soprattutto, inizia ad avere clienti in Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone e in altre parti del mondo.


“Ho sempre pensato che molti prodotti del mio magazzino potessero essere
venduti all’estero, ma la difficoltà maggiore era trovare la strada migliore per
arrivare al traguardo. Quando, tramite eBay, sono arrivate
richieste dei miei prodotti da utenti di tutto il
mondo
ho capito di aver centrato il mio obbiettivo”
. Gli affari
procedono e nel settembre 2003 decide di farne il suo lavoro. Abbandona la
gioielleria di famiglia e fonda la sua società: Lister Agent. Oggi lavorano per
lui due persone e vende su eBay gli oggetti forniti da altre gioiellerie.


Si è trasferito e ora vive a San Benedetto del Tronto per godersi il mare. “eBay mi ha veramente cambiato la
vita
. Continuo a fare il lavoro che amo e che so fare, ma in modo più
tranquillo e divertente. Oggi, e siamo solo agli inizi, vendo mediamente
quattromila euro di merce ogni settimana, ma la cosa più bella delle vendite su
eBay è il rapporto di stima e amicizia che si crea con molti degli acquirenti.
Oggi la più convinta sostenitrice della mia impresa è Anita, una signora
di Dallas
a cui ho venduto due bracciali un anello e un girocollo”
.

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